In particolare, in Venezuela il nuovo contratto, definito da alcuni analisti “ad alta marginalità”, ha ad oggetto lo sviluppo del progetto Perla EP, nel Golfo del Venezuela, nell’ambito del quale le attività a mare saranno svolte principalmente dai mezzi Saipem 3000 e Castoro 7 nel periodo compreso tra il terzo trimestre del 2013 e il secondo trimestre del 2014.
In Brasile, invece, Saipem è riuscita ad aggiudicarsi un contratto di tipo EPCI per il progetto Sapinhoà Norte e Iracema Sul, da eseguirsi nella Regione Pre-Salt del Santos Basin, a circa 300 chilometri al largo delle coste degli Stati di Rio de Janeiro e San Paolo.
Nonostante l’andamento del titolo dopo l’annuncio della conclusione dei nuovi contratti in America Latina, alcuni analisti hanno preferito mantenere un approccio improntato alla cautela. Figurano tra questi gli esperti di Nomura, che hanno confermato rating “neutral” e target price a 22 euro, nonché diminuito la stima dell’eps di quest’anno da 0,94 euro a 0,9 euro. In particolare, Nomura prevede per l’anno in corso un utile netto di Saipem inferiore del 12% rispetto alla guidance della società, mentre l’ebit 2013 è visto a 700 milioni di euro rispetto ai 750 milioni previsti da Saipem.
Allo stesso modo, gli analisti di Deutsche Bank hanno confermato sul titolo la raccomandazione “hold” con target price a 24 euro, in quanto a loro avviso il rialzo sui 12 mesi rischia di essere limitato, nonostante l’attrattiva derivante dalla presenza in un settore con interessanti prospettive di crescita.