Il nuovo piano punta soprattutto ad uno sviluppo del business digitale sia in Italia che in Spagna, che dovrebbe garantire la crescita e i margini. I ricavi digitali sono infatti previsti in aumento da 142 a 310 milioni di euro, mentre al contrario i ricavi derivanti da attività tradizionali caleranno da 1,37 a 1,19 miliardi.
L’apporto delle attività digitali dovrebbe quindi passare dall’attuale 9% al 21% del 2015, con la raccolta pubblicitaria che dovrebbe registrare un incremento del 20% rispetto ai 100 milioni attuali, mentre quella sui mezzi tradizionali calerà del 10% rispetto ai 490 milioni attuali. Di conseguenza, l’impatto della pubblicità digitale passerà dall’attuale 17% al 33% nel 2015.
Allo stesso modo, il giro d’affari derivante dalla vendita di prodotti editoriali tradizionali calerà del 3% rispetto agli 885 milioni registrati l’anno scorso, mentre i ricavi editoriali digitali passeranno dai 40 milioni del 2012 ai 60 milioni del 2015.
Nell’ambito dell’obiettivo di sviluppo digitale, in Italia il gruppo RCS prevede di lanciare social community e di introdurre contenuti verticali, soprattutto premium. Ci sarà inoltre uno sviluppo dell’e-commerce e dell’intrattenimento. Per quanto riguarda invece il settore dei periodici e Digicast, la società conta di razionalizzare il portafoglio prodotti con contestuale focalizzazione su alcune aree tematiche: donna, lifestyle, infanzia e home-design. Novità anche per quanto riguarda il business del settore libri, con particolare attenzione all’innovazione editoriale e un forte investimento sugli e-books.