Ad influire negativamente sul titolo della casa automobilistica torinese è soprattutto il downgrade arrivato questa mattina dagli analisti di Deutsche Bank, che hanno comunicato di aver rivisto il rating sul titolo portandolo da “hold” a “sell”, mentre il target price è stato confermato a 3 euro.
Gli esperti della banca tedesca hanno spiegato di aver deciso di peggiorare il loro giudizio sul titolo alla luce degli elevati investimenti programmati dal Lingotto e che a loro avviso nel corso dei prossimi due anni incideranno in maniera negativa sulla generazione di cassa del gruppo. Tra i rischi che derivano dall’esecuzione del nuovo piano industriale, gli analisti hanno citato anche la decisione di Fiat di crescere e dipendere dalle auto di lusso piuttosto che ridurre la sua capacità.
A tutto questo bisogna poi aggiungere la crescente concorrenza in America Latina e l’ulteriore pressione prevista per i prossimi mesi sul mercato europeo, dove probabilmente Fiat continuerà a perdere quote di mercato.
La decisione di Deutsche Bank, ricordiamo, arriva nel giorno che precede la presentazione ad opera del Commissario all’Industria dell’Unione Europea, Antonio Tajani, del piano di rilancio dell’industria europea dell’automotive “Cars 2020” che, stando alle indiscrezioni, prevede finanziamenti a fondo perduto da 2 miliardi di euro per progetti ecosostenibili.