► ACCORDO ENI-GOVERNO E POSSIBILE DIVIDENDO IN AZIONI
Il gruppo mira poi a rafforzare ulteriormente la sua posizione di leadership sul mercato europeo del gas, continuando al contempo a salvaguardare la redditività e l’equilibrio strutturale. A sostegno della crescita futura, inoltre, la società ha intenzione di realizzare nell’esercizio in corso investimenti piuttosto importanti.
Sul fronte della remunerazione destinata agli azionisti, invece, si prevede una generazione di cassa da attività operative che consentirà di distribuire un dividendo piuttosto elevato e allo stesso tempo permetterà al gruppo di mantenere una solida struttura patrimoniale.
► TRIMESTRALE ENI GENNAIO MARZO 2012
Per quanto riguarda i risultati che il management prevede di riuscire a realizzare nel 2012, i dati registrati nel corso del primo trimestre dell’anno lasciano presagire un esercizio piuttosto interessante da questo punto di vista. Le previsioni indicano infatti un utile operativo in crescita di oltre il 15% a circa 21 miliardi di euro, mentre l’utile netto dovrebbe risultare pari a circa otto miliardi di euro rispetto ai sette miliardi registrati nel 2011.
Tali stime sono state formulate ipotizzando un prezzo medio del petrolio di 113 dollari al barile, ovvero superiore di due dollari rispetto ai prezzi medi del 2011 ma inferiore di cinque dollari rispetto ai prezzi medi registrati nel corso del primo trimestre dell’anno, e un cambio euro-dollaro a circa 1,3 euro rispetto agli 1,4 del 2011.