Tutto questo senza però trascurare l’altro comparto dove è riuscito a farsi strada, quello del packaging alimentare di nicchia, un settore che presenta delle ampie potenzialità di crescita.
Altro fronte su cui il gruppo è costantemente impegnato è quello del rafforzamento della presenza nelle aree a maggior potenziale di sviluppo, a partire dal cosiddetto Brics, un impegno grazie al quale nel corso del 2011 la quota di esportazioni ha superato il 91%.
Le iniziative messe in atto nel corso dell’ultimo periodo daranno i loro frutti nel corso del prossimo futuro, tuttavia gli effetti sono presenti in misura significativa anche nei conti in esame. Ima, infatti, ha archiviato il primo trimestre del 2012 con risultati eccellenti: i ricavi sono saliti da 95,5 a 145 milioni di euro, l’Ebitda è passato da 0,4 a 11,2 milioni di euro mentre l’Ebit è salito da 3,9 a 6,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece le previsioni per l’esercizio in corso, Ima prevede un fatturato di oltre 700 milioni di euro, ossia in crescita del 9% rispetto allo scorso anno, mentre l’Ebitda dovrebbe salire fino a 95 milioni di euro portando i margini al di sopra del 13%. L’indebitamento dovrebbe invece ridursi del 10% circa a 140 milioni di euro.
Il trend positivo dovrebbe poi proseguire anche nel corso del 2013, al termine del quale il gruppo prevede di riuscire a realizzare un fatturato intorno ai 750 milioni di euro e un Ebitda superiore ai 100 milioni di euro.