Riguardo alle modalità con cui questa verrà attuata, gli analisti ritengono che l’ipotesi più accreditata sia quella di un’Opa di Atlantia su Gemina, di cui una parte non superiore agli 800 milioni di euro in contanti e la restante quota attraverso strumenti ibridi come bond convertibili o warrant.
Questo soprattutto al fine di evitare di andare ad incrementare pesantemente l’indebitamento di Atlantia, con possibili ripercussioni sul rating della società. Al contrario, si tende ad escludere l’ipotesi di un aumento di capitale a sostegno dell’offerta.
L’operazione di fusione tra le due società è stata accolta positivamente dal mercato, dopo l’annuncio dell’avvio dei contatti per un’integrazione, infatti, entrambi i titoli hanno registrato rialzi, soprattutto Gemina.
Un andamento che rispecchia la visione degli analisti di Kepler i quali, pur consigliando l’acquisto di entrambe le azioni con un target price a 15,5 euro per Atlantia e a 1,3 euro per Gemina, affermano di preferire comunque Gemina ad Atlantia, dal momento che con ogni probabilità i suoi azionisti di minoranza trarranno maggiori vantaggi dall’operazione. Gli analisti di Barclays continuano invece a vedere valore in entrambe le società, anche senza i benefici derivanti dalla fusione, motivo per il quale hanno alzato il target price di Atlantia da 15,5 a 17 euro e di Gemina da 1,1 a 1,4 euro.