Ipotesi delisting Erg

I risultati realizzati da Erg nel corso del primo trimestre dell’anno evidenziano il carattere vincente del nuovo business mix attuato dalla compagnia petrolifera, che ricordiamo prevede la sua uscita in modo progressivo dal mondo della raffinazione.

Nonostante questo, tuttavia, nel corso degli ultimi mesi il titolo Erg ha perso circa il 44%. Lo scorso marzo, infatti, il valore dell’azione si aggirava intorno agli 8,5 euro, mentre ad oggi si aggira intorno ai 4,50 euro.

DIVIDENDO ERG 2012 ESERCIZIO 2011

Il motivo di questo drastico calo, come anticipato, non è riconducibile all’andamento del business, che al contrario risulta essere in progressivo miglioramento, ma al fondo americano Tradewinds Global Investors, che pare abbia deciso di uscire definitivamente dalla compagnia petrolifera vendendo a poco a poco le sue azioni. Per fronteggiare le vendite la società ha dato mandato ad Intermonte di acquistare una quota di capitale del 3,6% massimo, per un esborso complessivo che non deve superare i 35,2 milioni di euro, ovvero pari ad un prezzo per azione che al momento risulta essere fuori da ogni valutazione.

GLANCORE OTTIMISTA SULLE MATERIE PRIME NEL 2012

Gli analisti sono però certi che prima o poi il titolo tornerà nuovamente a salire, anche se non è ancora ben chiaro quando accadrà. Questo sempre che la famiglia Garrone non decida che a questi livelli è meglio far uscire definitivamente la società da Piazza Affari.

Ad avanzare l’ipotesi delisting è Affari & Finanza, supplemento economico-finanziario de La Repubblica, secondo cui allo stato attuale non è detto che la famiglia Garrone non stia prendendo in seria considerazione la possibilità di uscire dal listino milanese, potendo concludere il tutto a prezzi scontati e tendendosi solo per sé la capacità della società di creare reddito, evitando quindi di dover distribuire remunerazioni agli azionisti.