La performance positiva messa a segno dal titolo è stata ricondotta dagli analisti alla ricostituzione del flottante derivante dalla decisione di Salini di non adempiere all’obbligo di acquisto sulle restanti azioni e quindi di non procedere al delisting del titolo dal listino di Piazza Affari, con conseguente ripristino di un flottante sufficiente a garantire regolari contrattazioni.
Al riguardo, in particolare, il presidente del general contractor Claudio Costamagna ha spiegato che in una prima fase Salini scenderà poco sotto il 90% per mantenere la società quotata a Piazza Affari. Successivamente un flottante più consistente sarà ricercato dopo la fusione tra i due gruppi.
Al termine dell’Opa, tenendo conto sia delle azioni Impregilo già in possesso della società che di quelle portate in adesione dagli azionisti, Salini è arrivato a detenere complessivamente n. 370.569.939 azioni, pari a circa il 92,08% del capitale sociale di Impregilo.
Il prossimo 20 maggio, ricordiamo, Impregilo staccherà un dividendo di 1,49 euro per azione a favore di tutti coloro che saranno in possesso delle azioni della società, con messa in pagamento a partire dal giorno 23 dello stesso mese.