In particolare, gli analisti di Cheuvreux hanno abbassato da 3,3 euro a 3,2 euro il target price confermando al contempo rating “underperform”, così come pure hanno deciso di tagliare il prezzo obiettivo sul titolo anche gli esperti di Kepler, da 4,4 euro a 4,1 euro, confermando al contempo giudizio “hold”. In quest’ultimo caso il taglio del target price deriva da una contestuale riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2013/2014.
Gli esperti di Equita sim hanno abbassato da 5,5 euro a 5,3 euro il loro target price e confermato l’indicazione di acquisto sulle azioni (rating “buy”), mentre bocciatura completa è arrivata da Exane, che ha tagliato da 3,4 euro a 3,3 euro il target price, ha peggiorato il rating da “neutral” ad “underperform” e ha rivisto le stime sull’utile per azione per il biennio 2013/2014.
Stessa decisione è stata presa da Deutsche Bank, che però pur tagliando le stime per il biennio 2013/2014 ha confermato rating “buy”, continuando quindi a consigliare agli investitori di acquistare le azioni Unicredit, e il target price a 4,9 euro. Infine, Mediobanca ha confermato su Unicredit rating “outperform” e prezzo obiettivo di 5,6 euro.
Unicredit, ricordiamo, ha archiviato il 2012 con un utile di 865 milioni di euro e distribuirà agli azionisti un dividendo di 0,09 euro per azione.