Si tratta di una quota del 3,3% del capitale, per la quale Fiat ha offerto 198 milioni di dollari, ossia una somma superiore rispetto ai 140 milioni di dollari offerti per la prima tranche ma comunque ben al di sotto dei 342 milioni richiesti da Veba.
Per la prima tranche, ricordiamo, Fiat è ancora in attesa della conferma del prezzo da parte della Chanchery Court del Delaware, a cui è subordinato il perfezionamento dell’operazione. La sentenza è attesa nel corso dei prossimi mesi.
Nel frattempo, sulla base del prezzo offerto da Fiat, gli analisti di Equita hanno affermato che tale valutazione implica un valore di oltre 4,5 miliardi per il 100% di Chrysler, ossia più basso rispetto ai 5,5 miliardi di euro stimati dagli analisti.
L’annuncio dell’intenzione di salire ulteriormente nel capitale della controllata statunitense ha spinto al rialzo il titolo Fiat a Piazza Affari, che nel corso della seduta odierna continua a beneficiare anche dell’aumento delle vendite messo a segno da Chrysler lo scorso dicembre e del nuovo record sia sul fronte delle vendite che su quello della produzione registrato in Brasile nell’intero 2012.