Per contro, hanno registrato un aumento di 15,8 milioni di euro le plusvalenze nette realizzate nell’esercizio, a cui si aggiungono altre variazioni nette positive per 23,4 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante è risultato in aumento di 761 milioni a 7.164,4 milioni, mentre la posizione finanziaria netta consolidata è passata a -525,9 milioni dai -325,8 milioni a fine 2011.
Nonostante il calo dell’utile, la holding controllata dalla famiglia Agnelli ha deciso di distribuire agli azionisti un dividendo invariato rispetto a quello dello scorso anno, ovvero pari a 0,335 a ciascuna azione ordinaria, di 0,3867 a ciascuna azione privilegiata e di 0,4131 a ciascuna azione di risparmio, per un totale di 78,7 milioni di euro. Il dividendo sarà staccato il 24 giugno e messo in pagamento il 27 giugno.
Per quanto riguarda l’esercizio in corso, Exor prevede un risultato positivo sia a livello consolidato sia per la capogruppo, che nel 2012 che registrato un utile netto in aumento a 150,5 milioni a fronte dei 58,7 milioni del 2011.
Sempre nel corso della riunione per l’approvazione dei risultati realizzati nel corso del 2013, Exor ha deliberato la possibilità di emettere entro il 31 marzo 2014 uno o più prestiti obbligazionari, per un importo complessivo non superiore a un miliardo.