Per quanto riguarda lo scorso anno, in particolare, la società attraverso una nota ha spiegato che, soprattutto a causa di negoziazioni su variazioni contrattuali nel business E&C e di un rallentamento delle attività E&C rispetto alle attese durante l’ultimo trimestre, è previsto per il 2012 un Ebit pari a circa 1,5 miliari di euro, ossia del 6% circa inferiore a quanto precedentemente annunciato, nonché un utile netto di circa 900 milioni di euro.
Per il 2013, invece, le nuove stime vedono ricavi per circa 13,5 miliardi di euro, un Ebit complessivo di circa 750 milioni di euro, un utile netto di circa 450 milioni di euro e un livello di investimenti per circa 0,9-1 miliardo di euro.
Il nuovo ceo Umberto Vergine ha spiegato che la revisione operata dal nuovo management ha condotto a un approccio alle stime più prudenziale, approccio condiviso dal Consiglio di Amministrazione, il quale è assolutamente convinto che le prospettive di Saipem per il 2013 siano accuratamente rappresentate. Vergine ha inoltre aggiunto che, nonostante il 2013 si avvii a essere un anno difficile, Saipem rimane una società solida con eccellenti prospettive e, grazie alle varie azioni intraprese, è previsto un significativo recupero della redditività nel 2014 e negli anni successivi.
Questa mattina a Piazza Affari il titolo Saipem non riesce a fare prezzo per eccesso di ribasso.