Gli esperti della banca svizzera hanno infatti ribadito rating “sell” sul titolo e target price a 2,9 euro, un giudizio negativo che deriva dal prospettato calo progressivo dei prezzi energetici italiani, che si prevede arriveranno a registrare una flessione di circa il 20% entro il 2017.
Sulla base della sua analisi, in particolare, la banca svizzera ha stimato un calo dei prezzi dell’energia di 55 euro per MWh, in particolare sola rinegoziazione sul gas per la maggior parte degli operatori nazionali potrebbe causare un calo dei prezzi di energia di 7 euro per MWh.
Anche dopo il 2017, tuttavia, la situazione potrebbe non migliorare. Secondo gli analisti di UBS, infatti, potrebbe crescere notevolmente la domanda di energia solare da parte delle famiglie, soprattutto considerando l’elevata redditività degli impianti anche senza il supporto dei sussidi. Secondariamente, l’efficienza energetica dovrebbe far proseguire la diminuzione della richiesta fino al 2020.
Come se non bastasse, lo scorso venerdì il ministero spagnolo per l’Industria ha annunciato l’adozione di alcune misure finalizzare a ridurre il sistema tariffario per l’energia elettrica per quest’anno, in particolare andando a diminuire il coefficiente di aggiornamento da applicare all’utile e ad abbassare i sussidi alle energie rinnovabili. Tali misure si prevede avranno un impatto negativo sugli utili di tutte le società attive nel settore, quindi anche sulle società controllate da Enel, Endesa ed Enel Green Power, che secondo gli analisti subirebbero un ribasso rispettivamente del 3,9% e dell’1,7%.