Nel periodo di riferimento l’utile netto prima delle imposte è risultato pari a 39,4 milioni, con una flessione del 25,4% su base annua, il margine operativo lordo prima di oneri e proventi non ricorrenti ha toccato i 57,1 milioni, in calo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre il reddito operativo si è attestato 47,6 milioni, in calo del 25,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Al 31 marzo 2013 l’indebitamento finanziario netto era pari a 914,1 milioni, rispetto agli 869,7 milioni di fine dicembre 2012.
Per quanto riguarda le previsioni per l’esercizio in corso, i vertici di Campari hanno fatto sapere che le loro aspettative rimangono immutate, nonostante il gruppo si trovi a dover affrontare sfide importanti, come ad esempio l’evoluzione dei trend di consumo e la potenziale persistenza di condizioni metereologiche sfavorevoli, che senza dubbio renderanno più difficile recuperare nel corso della restante parte dell’anno il calo delle vendite del primo trimestre.
A Piazza Affari nel corso della seduta odierna il titolo Campari viaggia in territorio negativo segnando una flessione di oltre tre punti percentuali a 5,95 euro.