Tale statuto, come comunicato dallo stesso istituto bancario milanese attraverso apposita nota emessa su richiesta della Consob, qualora dovesse essere approvato nella sua formulazione attuale consentirebbe alla banca di emettere una categoria speciale di azioni che saranno attribuite esclusivamente ad una costituenda Fondazione BPM.
La caratteristica principale di tali azioni è quella di consentire la designazione di tre componenti del Consiglio di sorveglianza, inoltre esse saranno automaticamente convertite in azioni ordinarie nel caso in cui dovessero essere trasferite a favore di soggetti terzi, così come pure nel caso in cui dovesse essere promossa un’offerta pubblica di acquisto o scambio totalitaria sulle azioni ordinarie della Banca.
Bpm ha inoltre fatto sapere che la bozza dello statuto prevede l’introduzione di un limite di possesso azionario pari al 10% del capitale con diritto di voto e che in caso di superamento del limite è prevista la perdita dei diritti sociali sulle azioni eccedenti.
Oltre che per le novità previste nella bozza dello statuto predisposto per la possibile trasformazione in una Spa, oggi si parla di Bpm anche in relazione alla notizia riportata da diversi quotidiani, i quali anticipano un piano alternativo alla Spa, ovvero il progetto Idea, che manterebbe il modello cooperativo assegnando agli azionisti le nomine del Consiglio di sorveglianza.