Bnp Paribas ipotesi di scalata su Bpm

Ieri si è diffusa a Piazza Affari la notizia di una possibile scalata alla Bpm, da parte del gruppo francese Bnp Paribas, con il risultato di far salire le azioni della banca italiana di oltre il 12%. Tali indiscrezioni sono state prontamente smentite, ma gli acquisti sul titolo sono continuati nel corso della seduta borsistica di ieri.


Una cosa è certa: Bpm, nonostante le indiscrezioni si sono rivelate infondate, è “l’oggetto del desiderio” di grandi colossi bancari, in quanto la perdita da inizio anno di oltre un terzo del valore ed una capitalizzazione molto bassa, circa 700 milioni, sono numeri che nascondono un ottima occasione per tentare una possibile scalata.

Comunque da rumors provenienti da fonti vicine alla Banca, ogni operazione avente per oggetto Bpm sembra che debba essere rinviata a settembre: infatti bisogna aspettare i riscontri dopo l’aumento di capitale sociale da 1,2 miliardi imposto da Bankitalia.

Comunque, solo se la ricapitalizzazione dovesse realizzare un inoptato abbastanza elevato, solo in tal caso avrebbe senso parlare di scalata da parte di altri gruppi finanziari.

Ed allora, oltre Bnp Paribas, il nome che sembra più accreditato attualmente, è un altra banca francese, Credit Mutuel,già azionista della Bpm con il 2% di quote, e che già in passato era stata vicino all’acquisizione della banca italiana.

Infine bisogna evidenziare che Bpm è tutt’oggi una cooperativa, e fino a quando non avverrà la trasformazione in società per azioni, ogni tentativo di scalata appare difficilmente realizzabile.