Atlantia e Sias risentono del nuovo regime fiscale

A Piazza Affari la quotazione Atlantia segna in tarda mattinata una flessione del 3,07% a quota 14,23 euro, sulla scia dell’approvazione da parte del governo di un nuovo regime fiscale per i gestori di concessioni statali e che entrerà in vigore a partire dal 2012.

In forza di questo nuovo regime, detta in poche parole, per le aziende interessate il periodo di ammortamento risulta pari a 50 anni, ossia 20 anni in più rispetto ai tempi attuali. Questa variazione ha come immediato effetto un incremento delle tasse, in quanto comporta una riduzione degli costi deducibili.


Le informazioni sulla norma sono ancora scarse e stimare con precisione gli effetti negativi appare quindi piuttosto complicato. Nonostante questo gli analisti di Intermonte hanno già fatto sapere che a loro avviso l’introduzione del nuovo regime fiscale avrà effetti negativi su Atlantia, motivo per il quale hanno deciso di abbassare il target price sul titolo portandolo da 20,5 euro a 19,8 euro. Basti pensare che solo poche solo pochissimi mesi fa la quotazione Atlantia è stata inserita nella lista delle migliori azioni del 2011 stilata da Centrobanca, l’intervento del governo e la successiva penalizzazione per l’azienda appaiono quindi del tutto inattese.

MIGLIORI AZIONI 2011 SECONDO CENTROBANCA

Oggi, ricordiamo, Atlantia ha perfezionato l’accordo di compravendita sottoscritto con il gruppo Acciona lo scorso aprile e avente ad oggetto il 50% del capitale di Sociedad Concesionaria Autopista Vespucio Sur, di Sociedad Concesionaria Litoral Central e di Sociedad de Operacion y Logistica Infraestructura.

TRIMESTRALE ATLANTIA GENNAIO MARZO 2011

Secondo gli analisti di Intermonte, inoltre, la nuova norma avrà un impatto negativo oltre che su Atlantia anche su Sias, sulla cui quotazione hanno già provveduto a tagliare il rating da outperform a neutral e il target price da 10 a 9 euro. Anche Sias risente dei possibili impatti negativi derivanti dall’introduzione della nuova norma e della valutazione negativa arrivata da Intermonte, circostanze che hanno portato il titolo a cedere in tarda mattinata oltre tre punti percentuali a quota 7,65 euro.