La decisione di rivedere al ribasso la valutazione sul titolo è stata presa in seguito alla riduzione delle stime Eps 2011-2012 del 9,3% circa, un taglio che si è reso necessario a fronte del peggioramento delle previsioni sull’Egitto, dove si stima che influiranno negativamente sui profitti della società l’inflazione e il calo del prezzo del cemento.
► PREVISIONI DIVIDENDI 2012 BORSA ITALIANA
Come se non bastasse, si prevede che influiranno negativamente sull’andamento dell’attività del gruppo anche le previsioni negative in merito all’andamento del mercato domestico, dove si prevede una diminuzione dei volumi.
► TRIMESTRALE ITALCEMENTI GENNAIO MARZO 2011
Nel frattempo c’è grande attesa per i conti relativi al terzo trimestre 2011 e che l’azienda renderà noti il prossimo 7 novembre. Banca Imi, in particolare, ha fatto sapere di prevedere ricavi consolidati stabili sia nel terzo trimestre che nei primi 9 mesi del 2011, rispettivamente a 1,209 miliardi e a 3,661 miliardi di euro. L’Ebitda consolidato nel terzo trimestre dovrebbe registrare una flessione del 12,9% a 196,3 milioni di euro. In base alle previsioni in Francia e in Belgio i volumi dovrebbe risultare stabili mentre un calo più marcato dovrebbe verificarsi in Italia e Stati Uniti. Al contrario volumi più elevati dovrebbero registrarsi in Marocco mentre in Egitto, come anticipato, è atteso un calo sia dei volumi che dei prezzi.
Analogo orientamento è stato espresso anche da Banca Akros, che ha tagliato il prezzo obiettivo del titolo Italcementi portandolo da 7,4 a 6,4 euro, confermando il rating “hold”. La banca ha inoltre fatto sapere di aver abbassato le stime di Ebitda 2011 da 810 a 749 milioni di euro e quelle 2012 da 969 a 857 milioni di euro.