S&P tranquillizza: il nuovo Governo avrà modo di dare prova di se stesso prima di un eventuale nuovo giudizio: per il momento il rating sovrano dell’Italia non è a rischio downgrade dopo l’insediamento della nuova maggioranza M5s-Lega.
L’agenzia Standard & Poor’s lo ha sottolineato attraverso una nota. Una rassicurazione che serviva dopo la reazione non entusiasta di Moody’s a prescindere che ha fatto già sapere la scorsa settimana che il processo per il downgrade del paese è già pronto all’avvio. Spiegano gli esperti di S&P:
La nomina del nuovo governo in Italia non dovrebbe avere un effetto immediato sul rating sovrano. [Va detto però che] al momento mancano dettagli sul piano economico e di bilancio del governo. [Proprio] il piano continuerà ad essere l’elemento fondamentale sul quale si baserà il merito di credito. Se il consolidamento di bilancio dovesse vacillare, soprattutto se il nuovo governo abbandonerà il percorso intrapreso sul risanamento dei conti o ribaltare le riforme strutturali fatte, si potrebbe avere un indebolimento delle prospettive economiche con conseguenze negative sul rating
L’agenzia di rating ha spiegato cosa finirà presto sotto la sua lente di ingrandimenti: l’approccio del nuovo Governo alle finanze pubbliche (non bisogna dimenticare che il debito del paese è molto alto, N.d.R.) e le riforme strutturali, considerate la base per mantenere l’Italia ancora nella parte “buona” della classifica generale delle condizioni. Va ricordato che momento S&P assegna all’Italia il giudizio BBB con outlook stabile e per quanto sia necessario migliorare tale valore è al contesto, per il bene delle finanze pubbliche e dei cittadini, accertarsi per lo meno che non scenda ancora.