La decisione è attribuita in larga parte alle deboli prospettive di crescita relative all’intero comparto energetico italiano, una situazione che secondo l’agenzia rende improbabile un miglioramento del profilo finanziario delle società nel medio termine. Da qui la decisione di effettuare il downgrade, soprattutto in relazione al fatto che le attuali convinzioni sono del tutto incompatibili con i parametri richiesti per il precedente rating Baa2.
Moody’s, in particolare, ha sottolineato come nel corso di quest’anno si è registrata una ripresa piuttosto limitata, un qualcosa che ha provocato una netta sofferenza nel portafoglio di generazione di energia di Edison. Allo stesso tempo, tuttavia, Moody’s ha sottolineato come l’impatto sui margini è stato in parte attenuato dalla strategia di hedging, dalla ottimizzazione del portafoglio e dall’incremento delle vendite di energia ai consumatori finali.
Per quanto riguarda l’outlook stabile, invece, questo riflette la convinzione secondo cui la società è ben posizionata con l’attuale livello di rating, anche se non è esclusa una valutazione negativa in questo senso nel caso in cui dovessero aumentare gli investimenti o le acquisizioni, o nel caso in cui il mercato dovesse registrare un ulteriore deterioramento.