Nonostante nei giorni scorsi l’Eba, l’Autorità europea di sorveglianza, ha indicato per
Banco Popolare un
fabbisogno aggiuntivo di capitale pari a 2,8 miliardi di euro al fine di fronteggiare il rischio di debito sovrano e portare il core tier 1 al 9%, l’amministratore delegato dell’istituto,
Pier Francesco Saviotti, come riportato in un articolo del
Corriere della Sera, ha escluso la possibilità che la banca decida di procedere ad una ricapitalizzazione.
L’esclusione categorica di un aumento di capitale, dunque, ha portato il quotidiano ad ipotizzare la possibilità che il gruppo decida di procedere alla conversione anticipata del prestito soft mandatory da un miliardo, in scadenza nel 2014.