Caratteristiche aumento di capitale Zucchi

L’aumento di capitale Zucchi ha come obiettivo quello di garantire alla società le risorse necessarie per pagare i debiti commerciali scaduti e per tornare a svolgere in modo soddisfacente l’attività operativa.

L’aumento di capitale frutterà all’azienda 14,6 milioni di euro, di cui 12,5 milioni saranno destinati al pagamento dei debiti commerciali scaduti non rinegoziati, mentre i residui 2,1 milioni serviranno per sostenere l’azione commerciale del gruppo.

Caratteristiche aumento di capitale Yorkville BHN

Yorkville BHN ha annunciato attraverso un comunicato l’approvazione da parte dell’assemblea straordinaria, nel corso della riunione tenuta ieri, della modifica della denominazione sociale in Sintesi Società di Investimenti e Partecipazioni.

La decisione più importante e che ha influito notevolmente sull’andamento del titolo a Piazza Affari riguarda però l’operazione di ricapitalizzazione destinata ad incrementare l’ammontare del capitale sociale, dopo che a seguito della copertura delle perdite risultanti al 30 agosto si è ridotto a soli 120.000 euro.

Bond Banco Popolare possibile conversione anticipata

Nonostante nei giorni scorsi l’Eba, l’Autorità europea di sorveglianza, ha indicato per Banco Popolare un fabbisogno aggiuntivo di capitale pari a 2,8 miliardi di euro al fine di fronteggiare il rischio di debito sovrano e portare il core tier 1 al 9%, l’amministratore delegato dell’istituto, Pier Francesco Saviotti, come riportato in un articolo del Corriere della Sera, ha escluso la possibilità che la banca decida di procedere ad una ricapitalizzazione.

L’esclusione categorica di un aumento di capitale, dunque, ha portato il quotidiano ad ipotizzare la possibilità che il gruppo decida di procedere alla conversione anticipata del prestito soft mandatory da un miliardo, in scadenza nel 2014.

Previsioni Unicredit 2011-2012

Per conoscere i risultati realizzati da Unicredit nel corso del terzo trimestre dell’anno occorrerà attendere il prossimo 14 novembre, quando i dati verranno approvati dal Consiglio di amministrazione e resi noti mediante un comunicato stampa.

Nel frattempo, tuttavia, l’istituto bancario italiano ha reso note le stime degli analisti, che prevedono in media un utile netto di 6 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 334 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno, un margine di intermediazione stabile a 5,79 miliardi di euro e un risultato di gestione a 491 milioni.

Titolo Italcementi bocciato dagli analisti

Gli analisti di Banca Imi hanno comunicato stamane di aver ridotto il rating sul titolo Italcementi portandolo da “buy” a “hold” e il target sul prezzo da 8,65 a 4,95 euro.

La decisione di rivedere al ribasso la valutazione sul titolo è stata presa in seguito alla riduzione delle stime Eps 2011-2012 del 9,3% circa, un taglio che si è reso necessario a fronte del peggioramento delle previsioni sull’Egitto, dove si stima che influiranno negativamente sui profitti della società l’inflazione e il calo del prezzo del cemento.

Caratteristiche aumento di capitale Bpm

Il Consiglio di Gestione di Banca Popolare di Milano nel corso della riunione di ieri ha definito i dettagli relativi all’aumento di capitale, in relazione al quale la Consob ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo.

L’aumento di capitale dell’istituto milanese partirà il 31 ottobre e terminerà il 18 novembre, nell’ambito di tale operazione verranno emesse un numero massimo di 2.664.736.530 azioni ordinarie che saranno offerte in opzione agli azionisti e ai portatori delle obbligazioni del prestito “Convertendo BPM 2009/2013 – 6,75%”.

Bilancio Snam Rete Gas gennaio settembre 2011

Snam Rete Gas ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un utile netto adjusted pari a 738 milioni di euro, ossia in flessione del 10,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il calo dell’utile, come ha spiegato il gruppo tramite una nota, è stato causato dalle maggiori imposte sul reddito derivanti soprattutto dall’estensione della Robin tax alle aziende del comparto energetico, nonché dall’incremento degli oneri finanziari netti derivanti dal maggior costo del debito e dal maggior indebitamento.

Target price Enel Green Power tagliato da Citigroup

Dopo aver tagliato il rating e il target price sul titolo Enel, Citigroup esprime parere negativo anche nei confronti della controllata Enel Green Power portando il target price da 1,55 a 1,60 euro. Al contempo è stato ribadito rating “sell” sul titolo.

Anche in questo caso ad influire in modo determinante sulla decisione della banca d’affari statunitense sono state le previsioni relative all’impatto che avrà sui conti dell’azienda attiva nel campo delle energie rinnovabili l’estensione della Robin tax decisa dalla manovra finanziaria predisposta dal governo durante l’estate.

Rendimento dividendo Enel a rischio secondo Citigroup

Gli analisti di Citigroup hanno comunicato questa mattina di aver tagliato il rating sul titolo Enel, portandolo da “hold” a “sell”, e il target price, che è stato ridotto da 3,5 a 2,8 euro.

La decisione è stata presa dopo un’attenta analisi che ha portato gli analisti a ritenere piuttosto difficile che il colosso energetico riesca a raggiungere l’obiettivo di un Ebitda 2013 a 18,5 miliardi, soprattutto alla luce della costante pressione competitiva nel settore del gas, della minore crescita internazionale e della debolezza delle valute in America Latina.

Piazza Affari al ventesimo posto nella classifica delle Borse mondiali

L’edizione 2011 di “Indici e dati”, indagine condotta dall’Area Studi Mediobanca, ha evidenziato la preoccupante discesa compiuta da Piazza Affari nel corso degli ultimi anni.

Ad oggi, infatti, la piazza milanese occupa il ventesimo posto nella classifica delle Borse mondiali, una posizione piuttosto lontana dall’ottavo posto occupato nel 2001 grazie ad una capitalizzazione di 593 miliardi, ossia pari al 50% del Pil. Oggi, invece, la capitalizzazione di Piazza Affari risulta essere drasticamente calata a 359 miliardi di euro, pari al 23% del Pil.