Fusione Generali Mediobanca esclusa da Geronzi

Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il presidente di Generali, Cesare Geronzi, ha escluso categoricamente una possibile fusione tra la compagnia assicurativa di Trieste e Mediobanca

Geronzi, in particolare, ha spiegato che mancano i presupposto istituzionali, strategici e funzionali. Il problema è sostanzialmente legato al fatto che le due società fanno di fatto mestieri completamente diversi e affinché le cose continuino a funzionare è necessario che entrambe mantengano la propria specializzazione.


Unire le due entirà creando una grande realtà bancaria e assicurativa è un qualcosa di fattibile materialmente ma che però non avrebbe alcun senso. La dimostrazione, secondo il numero uno di Generali, sta nei tentativi analoghi operati in passato da altre società e che non hanno portato a grandi risultati, anzi, nella maggior parte dei casi si è trattato di un vero e proprio fallimento.

Ma questo non è l’unico motivo che spinge ad escludere l’ipotesi di fusione. Secondo Geronzi, infatti, questa ipotesi definita da lui stesso “fantasiosa” appare controcorrente rispetto a quelle che sono le tendenze del momento: dopo la grande crisi si tende ad evitare di creare grandi agglomerati, stesso motivo per il quale Geronzi esclude una possibile fusione tra Mediobanca e Unicredit.

In questo caso non vale di certo il motivo della “differenza di mestiere” ma piuttosto l’assenza di motivi validi per i quali Unicredit e Mediobanca dovrebbero decidere di fondere le proprie attività, a suo avviso bisogna invece puntare ad un rafforzamento del core business, coltivando quelle che sono le proprie particolarità.