Negli ultimi giorni si è discusso nuovamente molto di Alitalia dopo che il vicepremier Luigi Di Maio si è espresso in merito al controllo dello Stato per ciò che concerne la società in “costruzione”: davvero possiederà oltre il 50% del capitale?
Da quel che si è potuto evincere dai vari rumors pubblicati dal Corriere della Sera ed altre testate giornalistiche, il MEF e Ferrovie dello Stato dovrebbero arrivare a possedere oltre il 51 % del capitale con Delta Airlines ed EasyJet come partner grazie anche ad un piano di investimenti specifico. Secondo i bene informati dovrebbero essere necessari un miliardo di euro per far ripartire il vettore al top e circa due miliardi per mantenere ottima operatività nei prossimi 3-4 anni.
E sarà questa la base della preparazione del piano industriale che con molta probabilità verrà studiato dalle parti. A quanto pare nei prossimi giorni Ferrovie dello Stato, Delta ed Easyjet si confronteranno in un negoziato “esclusivo” per concludere “l’affare” e dar via a tutte quelle procedure che porteranno ad un Alitalia in mano statale nel seguente modo: Governo 55%, suddiviso in 30% per FS e 25% per il ministero del Tesoro. Il prestito ponte dovrebbe venir convertito in quota capitale, fattore che porterebbe senza dubbio all’apertura di un’altra indagine da parte della Commissione Europea affinché sia verificato che tutto venga eseguito a condizioni di mercato.
Secondo le voci che girano Delta ed EasyJet, dovrebbero detenere al massimo il 40% ma negoziati in tal senso sarebbero ancora aperti e lo rimarranno fino al momento della firma finale che dovrebbe avvenire a metà marzo.