L’amministratore delegato di UBI Banca, Victor Massiah, ha infatti spiegato che sia il Consiglio di gestione che il Consiglio di sorveglianza hanno stabilito la sussistenza di una libertà decisionale su questa partecipazione, ribadendo che non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva in merito.
La scelta di aderire o meno all’operazione di ricapitalizzazione dell’istituto guidato da Corrado Passera deriva dal fatto che la partecipazione detenuta da UBI Banca in Intesa Sanpaolo è solo una partecipazione storica e non una partecipazione strategica, per cui il gruppo deciderà se prendere parte all’operazione con assoluta libertà nel momento in cui si conosceranno le condizioni dettagliate.
A Piazza Affari la quotazione UBi Banca registra nel primo pomeriggio una flessione del 2,52% a 5,615 euro, sulla scia della trimestrale gennaio marzo 2011 che, pur riportando dati positivi, evidenzia risultati inferiori alle attese. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, ricordiamo, UBI Banca ha realizzato un utile netto in crescita del 69,5% a 64,6 milioni, proventi operativi in crescita dell’1,2% a 862,5 milioni di euro e oneri operativi in calo del 3,5% a 595,5 milioni.