Unicredit ha pubblicato l’importante trimestrale del secondo quarto del 2010, nel quale la prima banca italiana per importanza è stata al centro del tema della vendita dell’As Roma, e degli stress test sulle banche europee.
Non dobbiamo dimenticare che la trimestrale arriva a poca distanza dal bond ibrido che ha avuto grande richiesta.
Unicredit nel secondo trimestre dell’anno ha chiuso con un utile netto in calo del 70% a quota 148 milioni di euro, ben al di sotto delle previsioni degli analisti di 251 milioni di euro.
Ad influire in negativo sui conti è stato il declino del risultato netto della negoziazione, oltre agli accantonamenti per perdite su crediti per 1,72 miliardi di euro, effettuati nel primo trimestre.
E’ sceso anche il margine d’interesse di Unicredit, da 4,81 miliardi a 4,1, mentre le commissioni nette sono cresciute da 1,89 miliardi a 2,21 miliardi.
In confronto alla fine del Q1 2010, è sceso anche il Core Tier 1, dall’a8,45% all’8,41%.