Il colosso degli smartphone, produttore dei Blackberry, ha chiuso il secondo trimestre fiscale dell’anno (chiuso il 28 agosto) con ricavi in crescita del 31% a quota 4,62 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è cresciuto del 67,5% addirittura, a quota 796,7 milioni di dollari, vale a dire 1,46 dollari di utile per azione.
Le previsioni degli analisti parlavano di ricavi in media di 4,47 miliardi di dollari e di utile per azione di 1,35 dollari.
La spinta per Research in Motion è arrivata dal grande aumento della domanda per i propri dispositivi, nonostante il successo crescente degli smartphone Android e del sempreverde iPhone di Apple.
Il gruppo canadese nel trimestre passato ha aumentato le vendite del 45%, a quota 12,1 milioni di unità.
Ovviamente dopo risultati del genere, Research in Motion si attende ora un andamento ancora in crescita per i prossimi mesi, in particolare per il trimestre in corso, RIM prevede un utile per azione di 1,62 – 1,70 dollari, con ricavi compresi tra 5,30 – 5,55 miliardi di dollari.
Le previsioni per il trimestre in corso delle banche erano di utile per azione pari a 1,39 dollari e ricavi a 4,83 miliardi. Il titolo RIM, nel dopo borsa a Wall Street, ha guadagnato oltre il 7%.