Alcoa ha reso noti i risultati del trimestre conclusosi a settembre, che ha visto chiudere con risultati molto migliori rispetto alle attese.
L’utile di Alcoa nel trimestre luglio – settembre è calato a quota 61 milioni di dollari, cioè del 21%, equivalenti a 6 centesimi di dollaro per azione.
Se si escludono però le voci straordinarie, l’utile di Alcoa sarebbe di 9 centesimi per azione, mentre le previsioni degli analisti erano proprio di 6 centesimi.
A portare questo calo dell’utile in particolare è stato il calo del prezzo dell’alluminio ma ha contribuito in maniera importante anche la debolezza del dollaro.
Infatti la domanda per Alcoa è stata molto alta, con i ricavi che sono aumentati del 14,6% a quota 5,3 miliardi di dollari, contro le attese di 4,95 miliardi degli analisti. Non a caso Klaus Kleinfeld, CEO di Alcoa, si è detto molto soddisfatto di questi risultati, specialmente di quelli ottenuti nei paesi emergenti.
Secondo le stime del gruppo, la domanda globale di alluminio crescerà nel 2010 del 13%, mentre le previsioni precedenti parlavano di un aumento del 12%.
Dopo la pubblicazione della trimestrale, JP Morgan ha alzato il rating su Alcoa, da neutral a overweight, portando il target price da 16 a 20 dollari per azione.