Taglio tassi di interesse Bce a ottobre 2011?

Gli analisti sono concordi nel ritenere che esistono serie probabilità che la Banca centrale europea non solo decida di modificare radicalmente la sua politica monetaria rispetto all’orientamento manifestato a luglio scorso ma anche che tale inversione di rotta verrà manifestata concretamente già in occasione della riunione fissata a Berlino per il 6 ottobre prossimo.

Una considerevole parte di esperti, infatti, ritiene altamente probabile la possibilità che al termine della riunione di ottobre l’istituto con sede a Francoforte annuncerà un taglio dei tassi di interesse.

NUOVE PREVISIONI TASSI DI INTERESSE 2011-2012

Tale taglio sarà presumibilmente attuato nella misura di un quarto di punto percentuale, quindi i tassi di interesse dovrebbero essere portati all’1,25% dall’attuale 1,50%. Non si esclude però un taglio maggiore, anche se si tratta di una misura considerata improbabile dalla maggior parte degli addetti ai lavori soprattutto in considerazione degli effetti negativi che tale decisione avrebbe sull’andamento della divisa europea nei confronti delle principali valute di riferimento, dopo i minimi degli ultimi otto mesi registrati nei confronti del dollaro nei giorni scorsi.

BCE TAGLIA STIME PIL 2011-2012, INVARIATI I TASSI DI INTERESSE

A parlare della possibilità che il taglio sarà attuato nella misura di mezzo punto percentuale sono stati due componenti del Consiglio direttivo della Bce: il lussemburghese Yves Mercsh e l’austriaco Ewald Nowtony, pur precisando che tutto dipende dai prossimi sviluppi e in particolar modo dalla decisione della Bce di rivedere o meno le stime economiche.

L’ultima modifica ai tassi di riferimento, ricordiamo, è stata attuata in occasione della riunione tenuta lo scorso luglio, quando il tasso di riferimento fu portato dall’1,25% all’1,50%. In tale occasione la Bce aveva lasciato intendere di voler ulteriormente alzare i tassi di interesse di un altro quarto di punto percentuale entro la fine del 2011, fino a portarli a 2% nel corso dei primi mesi del 2012, un orientamento che però è stato necessariamente rivisto alla luce del nuovo rallentamento economico registrato nel corso degli ultimi mesi e delle previsioni non proprio positive per quelli a venire.