Questa acquisizione potrebbe inoltre essere molto importante per Sisal anche per fare quel salto di qualità più volte auspicato dai suoi azionisti, cioè il fondo di private equity americano Apax e quello italiano Clessidra, seppure in parte minore.
Ad avvalorare la tesi dell’accordo Sisal-Snai c’è il fatto che la seconda ha bisogno di liquidi freschi per migliorare la situazione finanziaria, notevolmente appesantita, soprattutto dai debiti che ha nei confronti del gruppo Unicredit, circa 75 milioni di euro, senza contare poi gli oltre 300 milioni di posizione debitoria della società operativa.
Non a caso già qualche settimana fa Unicredit ha inviato la documentazione necessaria ad alcuni soggetti potenzialmente interessati, ma il problema rimane proprio Snai, che è restia alla cessione, anche perchè tra Sisal e Snai c’è una rivalità che è praticamente storica.
Dopo vari ripensamenti l’unica strada percorribile è sembrata essere quella dell’asta per la cessione del gruppo, e l’opzione Sisal è sicuramente la più suggestiva.
Tuttavia i dubbi su una possibile acquisizione rimangono, proprio per la storica rivalità tra le due società: al momento la Investindustrial di Andrea Bonomi starebbe lavorando sul dossier insieme a Clessidra, che è in minoranza in Sisal.