Da tale svalutazione è derivato un impatto negativo netto a conto economico pari a 14,2 milioni di euro, in assenza del quale l’utile consolidato avrebbe registrato una crescita del 31% a 111 milioni di euro.
Nel corso della prima metà dell’anno l’utile netto di Mediolanum ha registrato un incremento del 14% a 96,8 milioni di euro, mentre le masse amministrate hanno registrato una crescita del 9% segnando un nuovo massimo a 46.723 milioni di euro. La raccolta netta è stata positiva per 1.481 milioni di euro.
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Se si considera solo il mercato domestico, in particolare, l’utile netto è stato pari a 97,2 milioni di euro (+12%), mentre le massa amministrate sono risultate pari a 44.700 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto al 30 giugno 2010 e del 2% dall’inizio dell’anno. Se si considera solo il mercato estero, invece, il risultato netto è stato negativo per 0,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 2,4 milioni registrata nel primo semestre 2010, mentre le masse amministrate si sono attestate a 2.022 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto al 30 giugno 2010.
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Se si considera nel dettaglio solo Banca Mediolanum, la raccolta netta è risultata positiva per 928 milioni di euro, in particolare al 30 giugno 2011 il numero dei Promotori Finanziari si è attestato a 4.700 unità, il totale dei clienti è risultato pari a 1.065.800 unità, mentre i conti correnti sono risultati essere 579.000. Per quanto riguarda Banca Esperia, invece, le masse amministrate sono risultate pari a 13.748 milioni, ossia in crescita del 14% rispetto al 30 giugno 2010 e dell’8% rispetto all’inizio dell’anno.