Erano presente le delegazioni di Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil e Uilca, alle quali l’amministrazione di Banca Sella ha mostrato il progetto, che vorrebbe portare ad uno snellimento del gruppo, con la fusione in Banca Sella Spa di Arditi Galati Sud, Sella Servizi Bancari, Bovio Calderari e parte delle attività della holding.
L’obiettivo è quello di ridurre il cost/income del 65% circa, e prevede 138 esuberi di dipendenti full time (sui 4.400 totali), che saranno gestiti in maniere diverse.
Alcuni saranno gestiti con mobilità interna, altri con uscite volontarie incentivate e parziale blocco del turnover, infatti in questi tre anni sono previste anche 280 assunzioni.
Verranno aggiunti 17 nuovi sportelli alla rete, dai 334 di fine 2009, e si è anche parlato dell’ipotesi di cedere la quota di Banca Monte Parma, pari all’8% circa. Secondo le ultime indiscrezioni avrebbe già manifestato il proprio interesse la Popolare di Milano.
Ora il progetto, che è stato ritenuto abbastanza buono dai sindacati, dovrà essere approvato dalle assemblee degli azionisti delle società, prima di poter ottenere il via libero definitivo dalla Banca d’Italia.