Sono veramente pochi i segnali atti a mostrare che l’economia americana sia in crescita dopo un primo trimestre molto sotto tono.
Così la Federal Reserve non sarà nelle condizioni di incrementare i tassi di interesse per la prima volta dal 2006; è questo ciò che ha dichiarato un alto funzionario della Federal Reserve. Washington vorrebbe “normalizzare i tassi di interesse il più presto possibile … ma le condizioni non sono quelle giuste”.
Il presidente della Fed di Boston, Rosengren ha aggiunto che non ci sono effetti collaterali nel mantenere bassi i tassi di interesse ancora per un lungo periodo di tempo. La buona notizia sarà “quando inizieremo ad alzare i tassi”.
La Fed ha comunicato che alzerà i tassi solo quando vedrà un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro, ed è ragionevolmente fiduciosa che l’inflazione sia diretta verso il target del 2 % fissato dalla banca centrale degli Stati Uniti.
Tuttavia lo scarso ritmo di crescita registrato nella prima metà dell’anno probabilmente spingerà in basso il target.
Dalla Fed fanno inoltre sapere:
Atene, i creditori dell’Eurozona e il Fondo Monetario Internazionale sono in trattativa circa il debito greco ed la concessione di ulteriori sostegni finanziari ma, senza un accordo, la Grecia potrebbe presto andare in default o in bancarotta. Anche il rallentamento dell’economia in Cina crea una certa preoccupazione, continua. Le circostanze che preoccupano di più di sono quelle su cui abbiamo minimo controllo.
I commenti assolutamente dovish di Rosengren arrivano a due settimane di distanza dalla riunione del FOMC per discutere circa un possibile rialzo dei tassi di interesse.
La Federal Reserve mantiene i tassi di interesse vicino allo zero da dicembre 2008, e la maggior parte dei suoi membri, tra cui lo stesso Rosengren,per lungo tempo ha pensato che la banca sarebbe stata in grado alzare i tassi quest’anno.