Il rame continua a mostrare un andamento lateral-rialzista compreso tra 8.350 e 8.150 dollari per tonnellata, muovendosi più o meno seguendo l’andamento del tasso di cambio euro/dollaro. Nei prossimi giorni il mercato del rame dovrebbe essere notevolmente influenzato dalla chiusura dello Shanghai Futures Exchange e di altri mercati finanziari cinesi per i festeggiamenti del Golden Week. La riapertura avverrà l’8 ottobre, ma nel frattempo gli addetti ai lavori ritengono che molte posizioni importanti siano state chiuse.
Al London Metal Exchange (LSE) le quotazioni del rame restano molto stabili e orientate soprattutto verso l’alto. A dare slancio alle quotazioni del metallo sono le aspettative per un miglioramento dell’attività manifatturiera in Cina, dopo che il Pmi di settembre è stato migliore del mese precedente a 49,8 da 49,2. Ad agosto l’indice era sceso da 50,1 punti. La Cina resta saldamente in testa alla classifica mondiale per consumo di rame.
Secondo gli esperti del settore, la quotazione del rame può raggiungere i 9.000 dollari per tonnellata nelle prossime settimane grazie all’aumento della domanda cinese. Nelle ultime settimane sono aumentate le posizioni lunghe (“long”) sui mercati a termine sul rame e alti metalli industriali, in scia alle aspettative di possibili benefici per l’economia mondiale a seguito delle recenti iniezioni di liquidità da parte delle principali banche centrali mondiali.
Gli analisti finanziari sono pronti a scommettere su nuovi rialzi, mentre sembra quasi improbabile un crollo dei prezzi sootto 8.100 – 8.000 dollari per tonnellate. Nel breve periodo ci si aspetta un nuovo movimento bullish verso 8.500 – 8.600 dollari. Intanto, le giacenze detenute nei magazzini doganali di Shanghai hanno raggiunto un nuovo massimo storico.