Il rischio che il Pil italiano nel corso del 2011 non riesca a superare la soglia dell’1%, secondo Galli, deriva anche dai tagli eccessivi alla spesa pubblica concentrati nel breve periodo, anche se sotto questo aspetto tutto dipenderà da come l’Europa interpreterà i recenti accordi sulle governance.
Per nulla preoccupante, invece, è la questione dell’aumento dei tassi di interesse, in quanto l’incremento avverrà in maniera graduale e per questo non dovrebbe causare problemi. A riguardo, in particolare, Galli ha sottolineato come la politica europea è molto diversa da quella statunitense.
Le previsioni sui prezzi delle materie prime nel corso del 2011, in particolare, parlano di un incremento del prezzo del petrolio soprattutto per via del disastro nucleare in Giappone, che con ogni probabilità provocherà un incremento dell’attività delle centrali elettriche. Un rialzo è atteso anche per alcune materie prime del comparto alimentare per possibili problemi alla catena di produzione e distribuzione.