Il Fmi, in particolare, ha tagliato di 0,2 punti percentuali portandole al 2,8% le stime di crescita degli USA nel corso del 2011 e al contempo ha alzato di 0,1 punti quelle della zona euro portandole all’1,6%.
Dalla nuova bozza ne esce vittoriosa l’Italia. Le previsioni di crescita del Bel Paese sono state infatti incrementate di 0,1 punti, passando così all’1,1%, mentre sono rimaste invariate all’1,3% le previsioni sul Pil per il 2012. Nonostante il lieve incremento, si tratta di stime inferiori rispetto a quelle previste dal governo, che prevede una crescita dell’1,3% quest’anno e del 2% nel 2012. A riguardo, tuttavia, è doveroso ricordare che proprio ieri il presidente di Confindustria, Gianfranco Galli, ha parlato di previsioni Pil Italia 2011 inferiori all’1% a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
Inutile dire che la crescita del Gippone quest’anno subirà una frenata rispetto a quelle che erano le previsioni fino a poche settimane fa. Il Fmi, infatti, ha tagliato le stime di crescita del Giappone per il 2011 di 0,2 punti percentuali portando le previsioni di crescita del Pil all’1,4%. Migliorano, invece, le prospettive per il 2012 poichè il Fondo ha alzato le sue stime di 0,3 punti al 2,1%.