Alcuni economisti europei, come Jean-Paul Fitoussi, Lucrezia Reichlin e Daniel Gros, ritengono che senza uno sforzo collettivo la zona euro si disintegrerà in fretta, in quanto le condizioni in cui versano alcuni paesi (come Spagna e Italia) non sono sostenibili nel lungo periodo né economicamente né socialmente. Secondo gli economisti la soluzione della crisi europea passa attrvaerso il ripristino della fiducia.
Bisogna in primis stabilizzare il costo del finanziamento del debito, in modo tale da fermare il trend negativo della contrazione produttiva e della disoccupazione nei paesi in difficoltà. Inoltre, nel medio termine è necessario tagliare lo stock del debito sia pubblico (come nel caso dell’Italia) sia privato (come nel caso della Spagna).
Le riforme consigliate sono: unione bancaria, riordino del settore finanziario, sistema di controllo fiscale (già iniziato con il fiscal compact), europrestatore di ultima istanza per i governi che rispettano il fiscal compact e un regime di ristrutturazione del debito per gli altri paesi, in modo tale da evitare default disordinati.