Generali prevede incremento patrimoniale

In occasione dell’Investor Day che si tiene a Venezia, Generali ha diffuso una nota tramite la quale ha comunicato di attendere un incremento del proprio patrimonio nel medio periodo a 30 miliardi di euro dai 24,2 miliardi registrati al 30 settembre, nonché una crescita sia in Europa centro-orientale che in Asia.

Dal punto di vista degli investimenti, la compagnia triestina si è detta pronta a cogliere eventuali opportunità provenienti dai mercati di tutto il mondo, soprattutto per quanto riguarda il settore real estate gestito dalla società di gruppo Generali Immobiliare.

Bilancio Prada gennaio settembre 2010

Il consiglio di amministrazione di Prada ha approvato i conti relativi ai primi nove mesi dell’anno, periodo durante il quale l’azienda ha realizzato un utile netto in crescita a 156 milioni di euro, pari all’11% dei ricavi, e che nonostante non includa l’ultimo trimestre dell’anno risulta già superiore a quello complessivamente realizzato nel corso del 2009.

I ricavi consolidati hanno registrato una crescita del 31% a 1,386 miliardi di euro, soprattutto grazie all’ottima performance realizzata dal canale retail e dal canale wholesale, in crescita rispettivamente del 44% e del 9%. In aumento anche l’Ebitda, che si e’ attestato a 330 milioni, pari al 24% dei ricavi.

Piano di salvataggio Irlanda approvato dall’Unione Europea

Domenica sera, come ha annunciato il Commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, la richiesta di aiuti presentata dall’Irlanda ha ricevuto il via libera da parte dei ministri delle finanze dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.

Il programma di aiuti a favore dell’Irlanda durerà tre anni, tuttavia per conoscerne i dettagli bisognerà attendere la fine del mese, quando questi verranno elaborati dagli esperti della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale.

Prysmian lancia offerta su Draka

Prysmian, azienda leader nella produzione di cavi per l’energia e le telecomunicazioni, questa mattina ha fatto sapere di aver lanciato un’offerta di acquisto e scambio da 840 milioni di euro per Draka, società olandese attiva nel settore dei cavi.

L’offerta valuta 17,20 euro ogni azione Draka, in altre parole include un premio del 25% rispetto alla chiusura del 13 ottobre 2010 e del 37% rispetto alla media dei sei mesi precedenti. Gli azionisti di Draka in particolare, riceveranno 8,6 euro in contanti e 0,65 azioni Prysmian per ogni azione Draka.

Bilancio Piquadro aprile settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Piquadro ha approvato i risultati del primo semestre del corrente esercizio, chiuso il 31 settembre scorso.

Nel periodo in esame, in particolare, il gruppo attivo nel settore della pelletteria ha realizzato un fatturato consolidato pari a 27,12 milioni di euro, in crescita del 17,8% rispetto ai 23 milioni di euro del primo semestre dell’esercizio precedente. In crescita anche i volumi di vendita che hanno registrato un incremento del 6,7%.

Aumento di capitale Telecinco

Telecinco ha comunicato un aumento di capitale da 499,201 milioni mediante l’emissione di 86.817.700 nuove azioni ordinarie che verranno offerte agli azionisti ad un prezzo di 5,75 euro per azione.

L’aumento di capitale rientra nell’ambito dell’acquisizione della catena televisiva Quatro e di parte delle attività di Digital+ e arriva a pochi giorni di distanza dal via libera all’operazione da parte dell’autorità per la concorrenza spagnola, che ha deciso di archiviare il dossier relativo all’entrata della controllata di Mediaset e Telefonica in Digital Plus.

Pininfarina smentisce vendita a Magna

Pininfarina ha diffuso un comunicato, su richiesta della Consob, in cui spiega che è in corso la fase di raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei potenziali acquirenti. Nello stesso comunicato, inoltre, viene precisato che il processo destinato alla vendita del gruppo è iniziato con l’incarico conferito a Banca Leonardo il 5 agosto 2009 e ad oggi non ci sono nuovi sviluppi in quanto nessuna trattativa ha raggiunto livelli di consistenza tale da rendere necessaria la comunicazione.

Al contempo la società ha assicurato che qualora la trattativa con uno degli offerenti assuma una certa importanza si provvederà a darne immediata comunicazione al mercato, in base a quelle che sono le regole di trasparenza.

Unicredit punta Europa centro-orientale

In attesa del piano industriale che dovrebbe essere approvato dal Consiglio di amministrazione il mese prossimo, il presidente di Unicredit, Dieter Rampl, nel corso dell’incontro con i vertici delle fondazioni azioniste ha comunicato quelle che sono le intenzioni dell’istituto, ossia ridurre i prestiti alle imprese e incrementare l’impegno come banca d’affari, senza rinunciare alle attività corporate e investimento.

La banca, inoltre, intende rafforzare la sua presenza nell’Europa centro-orientale, in quanto l’allocazione del capitale dovrebbe passare dal 20% al 30%, concentrandosi soprattutto sui grandi mercati e tralasciando le piccole economie come Estonia, Lettonia e Lituania, dove Unicredit non è tra i maggiori istituti di riferimento.

Ubs azzera dividendi e conferma obiettivi medio termine

UBS ha fatto sapere di prevedere di riuscire a realizzare nei prossimi 3-5 anni un utile netto prima delle tasse pari a 15 miliardi di franchi, nonostante la deludente performance realizzata nel corso del terzo trimestre di quest’anno dalla divisione investment banking.

La banca, inoltre, punta a raddoppiare il proprio Tier 1 a oltre 50 miliardi di franchi svizzeri nel medio termine, un obiettivo da raggiungere mediante un accantonamento degli utili e sacrificando i dividendi, anche dopo il ritorno alla redditività.

Deficit paesi europei 2009, il primato alla Grecia

In base ai dati diffusi dall’Eurostat è la Grecia il paese europeo ad avere avuto il deficit più alto in relazione all’anno 2009, durante il quale il deficit si è attestato al 15,4% e il debito pubblico al 126,8%, in altre parole i valori più alti di tutta l’Unione europea.

In base a quanto riportato dall’istituto di statistica europeo, in particolare, il rapporto deficit/pil greco è stato pari a -5,7% nel 2006, a -6,4% nel 2007, a -9,4% nel 2008, per poi arrivare al -15,4% nel 2009.