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Bitcoin, da oggi il via ai contratti future

Oggi il Bitcoin diventa “grande” entrando nella finanza ufficiale grazie al via libera ai contratti future. Ed è ancora difficile stabilire se si tratti o meno di una buona cosa, dato tutto ciò che potrebbe comportare questo passaggio a livello globale.

S&P alza rating Italia a BBB stabile

L’Italia ottiene un buon voto: per la prima volta in 15 l’agenzia Standard & Poor’s rivede al rialzo la propria valutazione dal 2002 che non accadeva.  Si è infatti passati ad uno status che elimina una grande pressione dalle spalle del nostro paese: BBB/A-2 con outlook stabile.

Ue pronta a tassare i grandi di Internet

L’Unione Europea è pronta a tassare come si deve alcuni grandi di Internet come Google, Facebook, Booking ed Amazon. L’elenco potrebbe continuare ancora ma il punto è già stato raggiunti: chi gode ora di tassazioni vantaggiose, potrebbe non farlo a lungo.

Mario Draghi e Fed contro il protezionismo

Janet Yellen, numero uno della Fed e Mario Draghi, governatore della BCE si scagliano fermamente contro il protezionismo che potrebbe riportare le economie mondiali al periodo di crisi vissuto qualche anno fa. Da Jackson Hole il messaggio è chiaro e ben scandito.

Tensione Corea-Usa: gli effetti sui mercati

La tensione tra Corea e Stati Uniti sta ovviamente lasciando la sua impronta anche sui mercati valutari e non solo: Wall Street ha mostrato di subire il tutto nonostante i tentativi di recupero ed il dollaro, purtroppo per l’economia americana, è apparso tutt’altro che indifferente.

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Macron spinge l’euro sul dollaro: basta?

Macron spinge l’euro sul dollaro: basta questo per mantenere l’euro a livelli accettabili di competitività sul mercato valutario e generale? Il neoeletto presidente francese è un sostenitore della valuta europea sebbene insista che gli equilibri debbano essere rivisti: la sua è una politica economica che guarda al futuro e che vuole mettere un punto all’incertezza.

Brexit, paesi europei concordi su linea dura

Se la Gran Bretagna si aspettava che l’Unione Europea ci andasse leggera nell’approcciare la Brexit è stata davvero vittima di una delle più grandi illusioni politiche degli ultimi anni: le prime linee guida del passaggio messe a punto ufficialmente non sembrano essere tanto morbide nella propria posizione.