Accordo Unicredit Fondiaria Sai sarà concluso a luglio

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha spiegato che l’operazione inerente alla conclusione dell’accordo con Fondiaria Sai e avente ad oggetto l’ingresso della compagnia assicurativa nel capitale della banca attraverso un aumento di capitale da 450 milioni di euro dovrebbe essere concluso entro luglio.

Dopo il via libera ricevuto dall’Antitrust, dunque, la conclusione dell’operazione di ingresso di Fondiaria Sai appare molto vicina, così come pure risulta prossima alla conclusione l’operazione inerente alla cessione di AS Roma al consorzio guidato da Thomas DiBenedetto.

Prysmian si aggiudica nuovo contratto a New York

A Piazza Affari la quotazione Prysmian segna in tarda mattinata un rialzo dell’1,75% a quota 14,5 euro.

A spingere al rialzo il titolo dell’azienda italiana specializzata nella produzione di cavi da impiegare nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni è la nota diffusa poche ore fa e mediante la quale Prysmian ha annunciato di essersi aggiudicata un contratto da oltre 175 milioni di dollari da Hudson Transmission Partners LLC.

Conti Chrysler in bilancio Fiat dal 1° giugno 2011

All’indomani dell’acquisto da parte di Fiat di un ulteriore 16% di Chrysler, un’operazione mediante la quale il Lingotto è arrivato a detenere il 46% del capitale della casa automobilistica americana, l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha annunciato che a partire dal 1 giugno i conti di Chrysler saranno consolidati nel bilancio Fiat.

Chrysler ha infatti completamente rimborsato i prestiti ricevuti dal governo, condizione a cui era subordinata la salita al 46% di Fiat nella casa di Detroit. A Piazza Affari la quotazione Fiat beneficia delle dichiarazioni di Marchionne e segna in tarda mattinata un rialzo di quasi tre punti percentuali a quota 7,1 euro.

Previsioni rating banche italiane abbassate da Standard & Poor’s

Dopo aver portato da stabile a negativo l’outlook sul rating italiano, contribuendo al forte calo del cambio euro dollaro, Standard & Poor’s punta il dito contro le banche italiane e comunica di aver rivisto in maniera negativa l’outlook sul rating di Mediobanca, Bnl, Findomestic Banca, Intesa Sanpaolo e le sue controllate (Banca Imi, Biis e C.R.Bologna), pur confermando i rating A+/A-1 di Mediobanca, Findomestic, Intesa Sanpaolo e delle sue controllate, e i giudizi AA-/A-1+ di Bnl. E’ stato inoltre confermato il rating A+/A-1 e l’outlook stabile di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza

Previsioni prezzo petrolio 2011-2012 alzate da Goldman Sachs

Il prezzo del petrolio è destinato a crescere ulteriormente nel corso dei prossimi mesi, almeno stando alle previsioni di Goldman Sachs.

La banca d’investimento, infatti, ha comunicato di aver rivisto al rialzo le stime sul prezzo del petrolio per l’anno in corso, in particolare le previsioni vedono un aumento del prezzo del Brent fino a raggiungere i 120 dollari al barile entro la fine del 2011 e i 140 dollari al barile entro la fine del prossimo anno. Le precedenti stime di Goldman Sachs prevedevano un prezzo pari a 105 dollari al barile entro la fine del 2011 e a 120 dollari al barile entro la fine del 2012.

Settori su cui investire seconda parte 2011

Gli eventi degli ultimi mesi che hanno influito sul sistema economico hanno portato gli esperti a considerare opportuno un restyling del portafoglio azionario. Diversi cambi di scenari, infatti, hanno reso più appetibili determinati settori, pur confermando che continuano ad essere promettenti anche quelli che ad inizio anno venivano qualificati come i migliori settori su cui investire nel 2011.

La scelta più appropriata in questo momento, secondo gli esperti, è quella di ridurre la quota di portafoglio riservata ad azioni facenti parte dei settori più ciclici dell’economia e di aumentare la quota di azioni di quelle società che, invece, appartengono ai comparti difensivi dell’economia.

Dettagli aumento di capitale Intesa Sanpaolo e valutazione analisti

Venerdì scorso sono stati annunciati i dettagli dell’aumento di capitale Intesa Sanpaolo da cinque miliardi di euro che parte oggi. Il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione, in particolare, è pari a 1,369 euro per azione, ossia un prezzo che include uno sconto del 24% rispetto al prezzo di chiusura dell’azione di giovedì scorso.

Per quanto riguarda il rapporto si assegnazione delle azioni di nuova emissione, queste potranno essere acquistate da ciascun socio nella misura di due nuove azioni ogni sette azioni già possedute.

Aumento di capitale Mediolanum escluso da Ennio Doris

Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, l’amministratore delegato di Mediolanum, Ennio Doris, ha escluso la possibilità che il gruppo decida di procedere ad una ricapitalizzazione in quanto non necessita di alcun aumento di capitale, dal momento che il suo Core Tier 1 risulta superiore al 10%, mentre ancora più alto risulta quello della banca, che arriva al 17%.

Nonostante questo, Doris ha espresso apprezzamento nei confronti degli istituti bancari che hanno deciso di procedere ad una ricapitalizzazione per rafforzare la loro struttura patrimoniale in vista dell’entrata in vigore di Basilea 3, sottolineando come molto spesso il mercato tenda a valutare con superficialità e a giudicare a rischio quelli che non procedono in questo senso.

UBI Banca adesione aumento di capitale Intesa Sanpaolo incerta

Nel corso della presentazione del piano industriale 2011-2013 UBI Banca, i vertici dell’istituto hanno spiegato che l’adesione all’aumento di capitale di Intesa Sanpaolo, di cui UBI Banca detiene una partecipazione dell’1,2%, dipenderà dalle condizioni di mercato, in quanto la banca deciderà in maniera opportunistica se aderire o meno.

L’amministratore delegato di UBI Banca, Victor Massiah, ha infatti spiegato che sia il Consiglio di gestione che il Consiglio di sorveglianza hanno stabilito la sussistenza di una libertà decisionale su questa partecipazione, ribadendo che non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva in merito.

UBI Banca previsioni dividendi e piano industriale 2011-2013

Contestualmente alla diffusione della trimestrale UBI Banca gennaio marzo 2011, è stato presentato alla comunità finanziaria il piano industriale 2011-2013, con proiezioni fino al 2015.

L’attenzione della maggior parte degli investitori è subito caduta sulle previsioni relative al dividendi. A riguardo, in particolare, il piano prevede che nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013 agli azionisti verranno distribuiti complessivamente dividendi superiori all’ammontare dell’aumento di capitale pari a 1 miliardo di euro, con un payout superiore al 50% sull’utile di ogni esercizio.