Titoli settore energetico in calo per Robin Hood tax

A Piazza Affari i titoli del comparto energetico registrano una pesante flessione per via dell’estensione a tale settore della cosiddetta Robin Hood tax prevista dalla manovra sul pareggio predisposta dal Governo.

Le aziende che rientrano in tale settore, che tra le altre cose nel corso degli anni scorsi sono state colpite da pesanti rincari fiscali, per tre anni d’imposta a partire da quello in corso subiranno un incremento di quattro punti percentuali dell’addizionale Ires sui bilanci.

Target price Saras tagliato dagli analisti dopo la semestrale

All’indomani della pubblicazione del bilancio Saras relativo al primo semestre 2011, alcune tra le principali banche d’affari hanno comunicato di aver rivisto al ribasso la loro valutazione sul titolo.

Tra queste figura Equita sim, che ha fatto sapere di aver tagliato da 1,73 euro a 1,43 euro il prezzo obiettivo sul titolo Saras alla luce della riduzione della stima sull’utile relativo all’esercizio in corso, confermando al contempo il giudizio “hold” (mantenere).

Cell Therapeutics riceve pagamento da Lash, titolo in rialzo

A Piazza Affari la quotazione Cell Therapeutics segna un rialzo di circa due punti percentuali a 0,7535 euro, una performance positiva ricondotta all’annuncio arrivato stamattina e attraverso il quale la società attiva nel settore farmaceutico ha comunicato di aver finalmente risolto la causa intrapresa negli Stati Uniti contro The Lash Group.

Lash, in particolare, dovrà corrispondere all’azienda attiva nello sviluppo di farmaci oncologici 11 milioni di dollari entro 60 giorni. Il ricavo netto derivante da questa causa per Cell Therapeutics sarà pari a 8,3 milioni di dollari, in quanto dal totale occorre sottrarre gli oneri legali passivi, le spese borsuali e le spese giudiziali.

Banca centrale svizzera interviene per frenare il franco svizzero

Dopo il nuovo record del franco svizzero registrato ieri contro l’euro e il dollaro e dopo la parità raggiunta questa notte tra la valuta elvetica e quella europea, la Banca nazionale svizzera ha deciso di intervenire nuovamente per frenare la corsa del franco, considerata dannosa per l’economia e per la stabilità dei prezzi.

La Bns, in particolare, ha innalzato i depositi a vista delle banche portandoli da 80 a 120 miliardi, inoltre riprenderà le operazioni swap al fine di accelerare la liquidità dei franchi.

Titolo Mediaset in calo dopo conti Endemol

A Piazza Affari il titolo Mediaset segna una flessione di circa due punti percentuali a 2,54 euro, una performance negativa ricondotta in larga parte alla pubblicazione dei risultati semestrali da parte di Endemol e che ha evidenziato una perdita pari a 90,3 milioni di euro, di cui 30 di competenza di Mediaset.

La quota di competenza della società del biscione accresce ulteriormente il totale delle perdite di competenza relative alla società partecipata portandolo a 287,3 milioni. A riguardo è doveroso ricordare che tale importo non è stato inserito nel bilancio di Mediaset, in quanto mancano obbligazioni legali o implicite riguardanti la copertura di tali perdite in capo alla partecipante.

Bilancio Saras primo semestre 2011

Il Consiglio di amministrazione di Saras ha approvato i conti relativi al primo semestre dell’anno, archiviato con ricavi in crescita del 31% a 5,31 miliardi di euro, rispetto ai 4,07 miliardi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Il margine operativo lordo adjusted è passato a 188,5 milioni di euro dai precedenti 41,7 milioni, mentre la perdita netta adjusted ha registrato una diminuzione passando da 27,4 milioni a 4,9 milioni di euro.

Nella nota mediante la quale sono stati resi noti i risultati è stato specificato che nel corso della prima metà dell’anno la società ha registrato una contrazione dei margini causata principalmente della crisi libica.

Prezzo petrolio in calo per timori recessione USA

I timori su una possibile recessione negli Stati Uniti, aggravati nel corso degli ultimi giorni dalla bocciatura arrivata da Standard & Poor’s, hanno causato un netto ribasso del prezzo del greggio.

I future sul Brent scambiano infatti in tarda mattinata a 102,82 dollari al barile, ovvero in flessione dello 0,89%, in particolare il comparto petrolifero europeo è oggi uno dei peggiori, con un calo di oltre cinque punti percentuali. A Piazza Affari il titolo Eni registra una flessione del 2,45% a 12,74 euro, Tenaris registra un calo del 3,46% a 11,45 euro, mentre Saipem cede il 3,51% a 26,11 euro.

La crisi statunitense influenza il mercato australiano

La decisione della società di analisi Standard & Poor’s di abbassare il rating sul debito sovrano degli Stati Uniti sta creando non pochi disordini in tutto il mondo dando però maggiore influenza all’Australia. S&P ha, come sappiamo, abbassato il livello di rating sul debito USA facendolo passare da AAA (tripla A) a AA+ per la prima volta dopo ben 70 anni.

Per via del fuso orario il primo mercato ad essere influenzato da questa decisione è quello australiano che già durante la settimana scorsa ha dovuto registrare una perdita di ben 100 miliardi di dollari, 60 in più rispetto alla perdita italiana.

Rating debito Usa declassato da Standard & Poor’s

Bruttissima giornata per gli Stati Uniti che si sono visti privare di una lettera A nel giudizio di rating sul proprio debito. Secondo l’agenzia di rating Standard & Poor’s gli Stati Uniti non possono più beneficiare del giudizio formato dalla tripla AAA riguardo al proprio debito che risulta essere ora AA+.

La tripla A sta ad indicare che lo stato gode di ottima salute finanziaria ed è in grado di gestire egregiamente il proprio debito al punto da essere considerato sicuro e consigliato.

Bilancio Astaldi primo semestre 2011

Astaldi ha archiviato il primo semestre dell’anno con un utile netto pari a 35,026 milioni di euro, in rialzo del 12,4% rispetto ai 31,155 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente e sostanzialmente in linea con le stime degli analisti, che per la società di costruzioni avevano previsto in media un utile netto pari a 35 milioni di euro.

I ricavi totali sono cresciuti del 14,3% a 1,12 miliardi rispetto ai 982,3 milioni registrati nei primi sei mesi del 2010, un risultato che si colloca al di sopra delle previsioni degli analisti, che avevano stimato in media ricavi pari a 1,061 miliardi. In questo caso l’ottima performance è stata ricondotta sia alla buona diversificazione geografica e settoriale del portafoglio lavori sia alla buona qualità degli ordini in esecuzione.