Investire in titoli di stato italiani nel secondo semestre 2012

La crisi dei debiti sovrani europei è tornata a spaventare gli investitori di tutto il mondo dopo la fine del primo trimestre dell’anno e sembra avere le carte in regola per proseguire ancora fino alla conclusione dell’estate. Il caos politico in Grecia – ormai con un piede fuori dall’euro e ad un passo dall’insolvenza totale – e la grave crisi bancaria in Spagna sono i temi più scottanti delle ultime settimane. La volatilità sta aumentando a visto d’occhio, le borse stanno crollando pericolosamente e gli spread sovrani si mantengono poco sotto le soglie di allerta.

Spread Petrolio WTI-Brent a 5$ a fine 2012 secondo Goldman Sachs

Il petrolio resta sotto pressione sui mercati internazionali, a causa delle aspettative di forte rallentamento economico dovuto alla recessione in molti paesi europei, ma anche in virtù degli ultimi dati macroeconomici americani poco incoraggianti e al possibile hard lending della Cina. Tuttavia, l’andamento del petrolio continua a marciare a due velocità per il WTI (greggio americano) e il Brent (riferimento europeo). Negli ultimi giorni lo spread si è ampliato fino a raggiungere i 19 dollari al barile.

Rating Grecia tagliato da Fitch a CCC

Ieri in serata l’agenzia di rating Fitch ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito della Grecia a CCC dal precedente livello B-. L’outlook resta negativo. La nuova valutazione è un gradino sopra la fatidica D, cioè default. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia “il downgrade riflette il rischio, esacerbato, che la Grecia possa non essere più in grado di sostenere la sua presenza nell’Unione economica e monetaria”. A questo punto i riflettori sono tutti puntati verso le prossime elezioni del 17 giugno.

Corsa agli sportelli in Grecia

La crisi greca sta diventando sempre più acuta. Dopo il flop elettorale, che ha evidenziato una netta frammentazione politica, e l’incapacità di formare un governo di unità nazionale per evitare nuovamente le urne, il nuovo rischio per la Grecia è la corsa agli sportelli. In questi giorni si parla tanto di una possibile uscita del paese dall’euro, ipotesi che secondo Citigroup ha una possibilità del 75% di avverarsi nel giro di pochi mesi. Eppure a far paura è soprattutto la corsa agli sportelli, iniziata all’inizio della settimana.

Grecia sempre più vicina a uscire dall’euro

Ieri in Grecia è fallito il tentativo di formare un nuovo governo tecnico, sulla falsariga dell’esperienza italiana con l’esecutivo Monti. Il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, ha dichiarato che non ci sono i presupposti per costituire un governo di unità nazionale e che a giugno si tornerà alle urne. Si tratta di un voto che si trasformerà indirettamente in un referendum sulla permanenza o meno del paese nella zona euro. Dal voto stesso dovrebbe emergere il partito di sinistra radicale Syriza, che si oppone alle misure di austerità imposte da Ue e Fmi.

Banche italiane declassate da Moody’s

Per le banche italiane la situazione nel corso dei prossimi mesi si prospetta ancor più complicata, almeno stando a quelle che sono le previsioni di Moody’s. La banca d’affari americana, infatti, ieri in serata ha diffuso un comunicato stampa con il quale ha annunciato di aver declassato ben 26 banche italiane, tra cui figurano anche cinque grandi gruppi bancari del Bel Paese.

Il mootivo, come si legge nelle nota, è da ricercare nella fase di recessione economica e nelle misure di austerità adottate in Italia che stanno avendo tra i vari effetti anche una riduzione della domanda nel breve termine.

Prezzo petrolio potrebbe tornare a salire nel 2012 secondo l’AIE

Il recente calo delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali è un toccasana per le già flebili speranze di crescita per l’anno in corso, oltre che fondamentale per alleggerire il costo dei carburanti nei principali paesi mondiali. Tuttavia, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) potrebbero ancora esserci delle fiammate al rialzo dei prezzi. Intanto, per la prima volta da febbraio 2009, la Cina ha ridotto i consumi di greggio ed è senza dubbio un chiaro segnale di rallentamento dell’economia del gigante asiatico.

Previsioni Petrolio Wti maggio 2012

A partire dal mese di maggio il petrolio è stato interessato da una forte discesa, complice le aspettative di rallentamento economico non solo nella zona euro – dove molti paesi sono addirittura in recessione – ma anche negli Stati Uniti, visto che il pil nel primo trimestre è risultato inferiore alle attese e i non-farm payrolls continuano a crescere al di sotto delle aspettative dei mercati. I prezzi del greggio sono rimasti elevati per molto tempo, a causa delle tensioni geo-politiche, con il Brent a 125$ e il Light Crude Oil a 110$ al abrile.

Risultati asta bond Francia e Spagna 3 maggio 2012

Stamattina è avvenuta un’importante asta dei titoli di stato francesi e spagnoli, in attesa delle decisioni del board della BCE sui tassi di interesse e sulla politica monetaria nella zona euro. Il paese transalpino ha collocato titoli di stato a 5 e 10 anni, a tre giorni dal ballottaggio tra Hollande e Sarkozy per la poltrona più ambita di Francia. La Spagna ha collocato titoli di breve termine in un momento nero per l’economia e per il settore bancario.

Rischio bolla immobiliare in Cina secondo BlackRock

Mentre in Europa si continua a combattere contro lo spauracchio del debito sovrano, dall’altra parte del mondo pericolosi focolai di crisi iniziano ad emergere con decisione facendo tremare i mercati finanziari. Lo studio condotto da BlacRock sulla seconda economia del mondo, dal titolo “Frenare la Cina senza rompere il mondo”, evidenzia innanzitutto un soft landing dovuto ad un tasso di crescita inferiore all’8% più basso dai picchi di oltre il 10% registrati negli ultimi anni.