Stamattina era molto attesa l’asta dei titoli di stato spagnoli a breve termine, dopo che ieri lo spread tra il Bonos decennale e il Bund con stessa scadenza è arrivato a sfiorare quota 590 punti base per poi chiudere poco sopra 570. Ciò vuol dire che il rendimento del decennale spagnolo è abbondantemente sopra il 7%. Il Tesoro spagnolo è riuscito a piazzare questa mattina più di 3 miliardi di euro di titoli a 12 e 18 mesi, ma come da attese il rendimento ha subito una busca impennata.
Macro Economia
Partito pro-euro vince elezioni in Grecia
C’era grande attesa per il voto in Grecia e ieri sera sono arrivati i risultati definitivi, che potrebbero segnare una svolta nell’intera zona euro. Le elezioni politiche in Grecia hanno visto prevalere il partito di centro-destra Nea Dimokratia, guidato da Samaras, che è favorevole alla permanenza di Atene nell’euro e a rispettare gli impegni con la troika. Viene sconfitto, seppur di poco, il partito di estrema sinistra Syriza che comunque ha ottenuto quasi il 27% dei voti rispetto al 29,66% di Nea Dimokratia.
Meno di tre mesi per salvare l’euro secondo Lagarde (Fmi)
Il numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha lanciato un avvertimento all’Europa dichiarando, in un’intervista concessa all’emittente televisiva Cnn, che restano meno di tre mesi per salvare l’euro. Secondo Lagarde le istituzioni europee devono muoversi velocemente per fronteggiare la crisi. Secondo quanto dichiarato dal direttore del Fmi, se dovessero essere ancora necessarie nuove misure per salvare la zona euro è meglio metterle subito in atto senza aspettare ulteriormente.
Spagna ottiene aiuti finanziari fino a 100 miliardi
Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha dichiarato che la Spagna chiederà formalmente gli aiuti finanziari all’UE nella prossima riunione di Ecofin ed Eurogruppo in programma il 21 e 22 giugno prossimo in Lussemburgo. I ministri finanziari hanno alzato l’asticella degli aiuti finanzari fino a 100 miliardi di euro, molto più della precedente stima fatta dal Fmi di 40 miliardi di euro. Il denaro che arriverà dall’Europa servirà per ricapitalizzare le banche.
Taglio tassi Bce a luglio 2012 secondo Intesa Sanpaolo
Nel corso della riunione di politica monetaria di giugno, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di riferimento all’1%, disattendendo le aspettative di chi aveva invece previsto un taglio di un quarto di punto percentuale.
Nonostante questa decisione, nel corso della consueta conferenza stampa, Mario Draghi ha confermato che durante gli ultimi mesi si è ulteriormente complicata e aggravata la situazione economica del Vecchio Continente, soprattutto a causa delle forti difficoltà che Spagna e Grecia stanno incontrando nel processo di ristrutturazione del debito.
Petrolio Brent torna sopra 100 dollari al barile
Ieri in chiusura di contrattazioni sul mercato newyorkese NYMEX (New York Mercantile Exchange), il petrolio Brent con scadenza luglio 2012 quotava nuovamente sopra i 100 dollari al barile. Il prezzo di riferimento si è attestato 100,64 dollari per un rialzo giornaliero delle quotazioni dell’1,62%. Tre giorni fa, però, il greggio del Mare del Nord aveva toccato il minimo più basso da gennaio 2011 a 96,73 dollari al barile. Dal 1° marzo scorso, quando il Brent quotava ancora sopra 128 dollari, il crollo delle quotazioni è stato pari al 32%.
Bce lascia tassi invariati all’1% a giugno 2012
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, nel corso della riunione di politica monetaria tenuta oggi, ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse all’1%, disattendendo quindi le previsioni di una parte di analisti, che aveva invece previsto un taglio di un quarto di punto percentuale a causa dell’ulteriore peggioramento del contesto economico a livello europeo causato soprattutto dalle difficoltà di Grecia e Spagna.
Quest’ultima, ricordiamo, per la prima volta ha chiesto espressamente un aiuto all’Europa per salvare le sue banche. Si ritiene inoltre che analoga richiesta potrebbe arrivare da Cipro e dalla Grecia.
Prezzi Petrolio ancora troppo elevati secondo Van der Hoeven (Aie)
Il crollo delle quotazioni petrolifere avvenute nel mese di maggio, e proseguite anche in parte ad inizio giugno, potrebbe non essere sufficiente a neutralizzare il rischio di provocare ulteriori danni alla fragile economia mondiale. Ne è convinta Maria Van der Hoeven, direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie), secondo la quale “ci stiamo tuttora confrontando con una situazione in cui i prezzi sono ancora quasi a tripla cifra. Questo costituisce un enrome fardello per i bilanci degli stati e contribuisce al rischio di un ulteriore rallentamento dell’economia”.
Grecia verso uscita dall’euro secondo Standard & Poor’s
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ritiene che si siano buone probabilità che la Grecia possa uscire dall’euro nei prossimi mesi. Secondo S&P tutto dipenderà dalle elezioni politiche del 17 giugno. Al momento – secondo i recenti sondagggi – ci sarebbe un testa a testa tra il partito di centrodestra Nea Dimocratia e quello di sinistra radicale Syriza: la vittoria del primo dovrebbe consentire al paese di restare nella zona euro, mentre in caso di vittoria di Syriza è quasi certo l’abbandono della moneta unica e la cancellazione del debito.
Previsioni tassi di interesse Bce giugno 2012
A fronte del peggioramento del contesto macroeconomico nella zona euro, soprattutto a causa delle difficoltà di Grecia e Spagna, una parte di analisti non esclude che nel corso della riunione in programma per mercoledì prossimo il Consiglio direttivo della Bce decida di abbassare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, portandoli quindi allo 0,75% dall’attuale 1%.