Previsioni tassi di interesse Bce agosto 2012

In occasione della consueta riunione di politica monetaria tenuta a luglio, la Banca centrale europea ha deciso di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli dall’1% allo 0,75%, nuovo record minimo.

Durante la consueta conferenza stampa che segue la riunione, il presidente Mario Draghi non ha fornito indicazioni sulle prossime mosse della Bce, motivo per il quale le opinioni degli analisti al riguardo appaiono piuttosto discordanti.

Taglio tassi di interesse a luglio 2012 secondo gli analisti

La decisione di non attuare alcun taglio ai tassi di interesse presa dalla Bce durante la riunione dello scorso giugno ha deluso le aspettative degli analisti, che al contrario prevedevano un taglio alla luce del peggioramento dello scenario macroeconomico a livello europeo.

Per questo motivo, dunque, la maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che il taglio atteso lo scorso mese verrà attuato domani, in occasione della riunione di politica monetaria di luglio.

Domanda e rendimento asta CTZ 26 giugno 2012

La Banca d’Italia ha comunicato pochi minuti fa i risultati dell’asta dei Certificati del Tesoro Zero Coupon con scadenza biennale. Il rendimento è salito, come da attese, mentre poco prima il Tesoro spagnolo aveva collocato oltre 3 miliardi di euro in titoli semestrali e trimestrali. I bond spagnoli a 6 mesi hanno visto balzare i tassi al 3,237%, mentre quelli a 3 mesi al 2,362%. L’incertezza presente sui mercati finanziari, in attesa del Consiglio UE del 28 e 29 giugno, ha impattato negativamente anche sull’asta dei CTZ.

Cipro chiede aiuto alla UE

Si allarga l’area di instabilità finanziaria nella zona euro. Dopo Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna, anche Cipro deve arrendersi alla crisi dei debiti sovrani e del settore bancario. Nicosia ha inoltrato ufficialmente la richiesta di aiuti finanziari tramite i fondi salva-stati EFSF ed ESM. Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo, ha dichiarato che la richiesta di aiuti sarà presa “velocemente in esame”. L’aiuto riguarderà solo il settore bancario, come già successo per la Spagna, anche se Nicosia è da tempo sotto la lente dell’Europa a causa di conti pubblici in disordine ed evidenti squilibri macroeconomici.

Fitch taglia rating Cipro a “junk”

La crisi della zona euro non riguarda soltanto i big della periferia, come Spagna e Italia, bensì anche le realtà più piccole, come Cipro, che sono potenzialmente in grado di aumentare i rischi di un crollo generalizzato del sistema finanziario europeo. Stamattina l’agenzia di rating Fitch ha deciso di bocciare Cipro, tagliando il giudizio sul merito di credito di lungo periodo al livello “junk”, cioè spazzatura. Il rating di Cipro passa a BB+ da BBB- con outlook negativo, per cui vuol dire che il paese potrebbe essere ancora declassato nei prossimi trimestri.

Petrolio Brent torna in “contango” dopo 16 mesi

Le attese di rallentamento economico su scala mondiale, in particolar modo dopo il taglio delle stime di crescita dell’economia americana effettuato da Bernanke due giorni fa, pesano come un macigno sulle quotazioni del greggio che continuano a mostrare un solido trend ribassista di medio periodo. Ieri il petrolio Brent è sceso sotto 90$ al barile sul mercato Nymex, a seguito della perdita del supporto fondamentale di 96$. I prezzi sono scesi fino in area 89$, evidenziando una flessione superiore al 3,7%.

Asta bond Spagna 21 giugno 2012

Stamattina c’era grande attesa per l’asta dei titoli di stato spagnoli con scadenze a 2, 3 e 5 anni. Due giorni fa la Spagna aveva collocato bond a 12 e 18 mesi con rendimenti in forte salita sopra la soglia del 5%. Come da attese anche oggi è avvenuto un consistente rialzo dei tassi, ma la domanda per i titoli spagnoli è stata molto elevata e superiore anche alle aspettative del Tesoro iberico. Stamattina sono stati emessi titoli di stato a media scadenza per un ammontare complessivo pari a 2,22 miliardi di euro.

FED taglia stime di crescita 2012-2014

La Federal Reserve, cioè la banca centrale americana, ha mantenuto fermi i tassi di interesse nel range compreso tra lo 0% e lo 0,25%. La decisione era ampiamente scontata dai mercati, visto che nelle precedenti riunioni del FOMC (cioè il braccio operativo della FED) c’era stata l’indicazione precisa da parte delle autorità monetarie americane di voler mantenere i tassi intorno alla zero fino alla fine del 2013. Non è stato però annunciato nessun piano di quantitative easing, come alcuni analisti avevano prospettato, mentre è stata estesa l’operazione Twist.

Dollaro USA debole in attesa delle mosse della FED

Giugno finora non è stato molto positivo per il dollaro americano, che invece il mese scorso aveva macinato guadagni su quasi tutte le valute più importanti (tranne che contro lo yen). Dal primo giugno il cambio euro/dollaro è passato da un minimo di 1,2287 aun top di 1,2747, che equivale ad un apprezzamento del 3,75%; il cambio sterlina/dollaro è passato da un minimo di 1,5267 a un massimo di 1,5756, per una performance positiva del 3,2%; il cambio dollaro australiano/dollaro americano è balzato fino a 1,0206 da 0,9580 per un guadagno complessivo del 6,5%.