La sterlina è questa mattina la moneta di gran lunga più acquistata sul mercato internazionale delle valute estere. A mettere le ali alla quotazione del pound contro le major currencies è stato il dato preliminare del pil del terzo trimestre dell’anno, risultato al di sopra delle attese degli analisti finanziari. Infatti, il pil ha evidenziato una crescita dell’1% su base trimestrale contro le attese degli analisti ferme allo 0,6%. Il dato precedente era stato negativo dello 0,4% (rivisto da -0,7%).
Macro Economia
Vendite sull’euro su timori recessione in Germania
Il sentiment sui mercati finanziari resta negativo, complice la diffusione del dato relativo all’indice IFO e al Pmi manifatturiero tedesco che hanno evidenziato ancora un rallentamento dell’attività economica in Germania. A ottobre c’è stata ancora una contrazione per il sesto mese di fila, peggio del mese di settembre. Secondo molti analisti finanziari l’economia tedesca rischia di entrare in recessione nella seconda metà di quest’anno. La reazione sui mercati europei è stata molto negativa: giù gli indici azionari, vendite sull’euro sui mercati valutari.
Previsioni ribassiste per il rame a 12 mesi
Le minori probabilità di intervento delle autorità monetarie cinesi per dare stimolo all’economia del Dragone potrebbero avere un impatto negativo sui prezzi del rame. In effetti a settembre la Cina ha importato quasi 395mila tonnellate di rame raffinato, ovvero l’11% in più rispetto ad agosto. L’import di rottami di rame è salito invece del 4,5%. Le esportazioni totali della Cina sono salite di quasi il 10% rispetto a dodici mesi fa, facendo nettamente meglio delle stime di consensus. A questo punto sembra meno probabile un intervento delle autorità monetarie cinesi.
Dollaro ai massimi a 3 mesi sullo Yen vede quota 80
Il trend negativo dello yen giapponese sembra potersi consolidare già all’inizio della nuova ottava, dopo che sul finire della scorsa settimana la valuta nipponica sembrava voler rialzare la testa a seguito del minore appetito per il rischio dovuto all’improvviso calo dei listini azionari. Stamattina sul Forex il tasso di cambio dollaro/yen è salito sui massimi più alti da oltre 3 mesi, toccando quota 79,67. La quotazione ha raggiunto un’area di resistenza giornaliera molto importante.
Target Rame a 12 mesi tagliato da Goldman Sachs
Il mercato dei metalli industriali è in attesa del dato relativo al pil della Cina del terzo trimestre dell’anno in corso e negli ultimi giorni c’è minore volatilità, in concomitanza anche con l’appuntamento della LME Week che ha portato a Londra diversi operatori finanziari del settore. Dopo il rally estivo, facilitato dalla politica monetaria molto accomodante di Bce, Fed e BoJ, c’è minore euforia sul mercato dei metalli. Ieri Goldman Sachs ha deciso di tagliare drasticamente le sue previsioni sul prezzo medio del rame per i prossimi 12 mesi.
Oro ai minimi da fine settembre 2012
Battuta d’arresto per le quotazioni dell’oro, che hanno aperto la nuova ottava con un profondo rosso dovuto alle minori preoccupazioni degli investitori per l’economia cinese, da tempo in fase di rallentamento. Infatti, nel week-end sono arrivate i dati macro cinesi relativi all’export e alla bilancia commerciale che hanno mostrato risultati incoraggianti e migliori rispetto alle stime di consensus. L’oro ha così ripiegato velocemente e sui mercati asiatici ha toccato il minimo più basso dallo scorso 27 settembre a 1.741$ l’oncia.
Dollaro ai minimi dal 1993 sullo Yuan cinese
La Cina continua nel suo graduale processo di internazionalizzazione della propria moneta, permettendo allo yuan (o renminbi) di fluttuare più liberamente contro il dollaro americano sui mercati valutari. Venerdì la People’s Bank of China (PBOC) ha alzato dello 0,2% la parità centrale dello yuan sul dollaro a 6,3264, permettendo alla valuta cinese di salire sui massimi più alti dal 1993 contro il dollaro americano, ovvero dai tempi della riforma del cambio. Venerdì il tasso di cambio USD/CNY è sceso dell’1%, ovvero il ribasso massimo consentito.
Petrolio Brent sotto 100$ al barile a fine 2012 secondo Fmi
Nel suo World Economic Outlook il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita dell’economia mondiale, ma non necessariamente gli esperti dell’istituto di Washington si aspettano una netta contrazione dei prezzi delle commodity. Anzi, gli economisti del Fmi ritengono che i prezzi delle materie prime mostreranno un’elevata volatilità, sia che ci concretizzi lo scenario peggiore (ricaduta della crisi del debito sovrano nella zona euro) sia quello migliore (maggiori stimoli monetari della Cina per rilanciare l’economia in frenata).
Come funziona il fondo salva-stati europeo ESM?
Conclusosi l’iter di approvazione da parte dei vari governi nazionali, il Meccanismo di stabilità europeo – noto con la sigla Esm (European stability mechanism) – può finalmente muovere i suoi primi passi dopo essere stato nel grembo dell’Europa per molti mesi. L’Esm è il nuovo fondo salva-stati europeo con sede in Lussemburgo. Il suo compito è fornire assistenza finanziaria ai paesi membri dell’Ue-17 in caso di necessità. E’ un meccanismo permanente che andrà a sostituire il fondo salva-stati temporaneo Efsf, anche se per qualche tempo i due fondi cammineranno a braccetto.
Previsioni negative per la Sterlina a fine 2012
Sul finire di settembre Fitch aveva confermato il rating AAA del Regno Unito, ma aveva indicato un outlook negativo con la possibilità di un taglio del giudizio sul merito di credito nei prossimi mesi. Ora anche Moody’s potrebbe rivedere il giudizio entro inizio dicembre, sforbiciando il rating di massima affidabilità creditizia che finora la Gran Bretagna ha sempre sbandierato con fierezza in una fase storica molto difficile per la maggior parte dei governi europei. Le probabilità che avvenga un downgrade entro fine anno sono aumentate molto.