Forex euro/dollaro torna sotto 1,31 dopo asta Bonos negativa

Quando ormai sono passate più di tre ore dall’apertura delle piazze finanziarie europee, è in corso un’inversione del trend sul tasso di cambio euro/dollaro a seguito dell’asta poco convincente dei Bonos spagnoli. Il cambio euro/dollaro è tornato sotto quota 1,31, dopo che in mattinata era risucito a toccare il massimo più alto dal 19 ottobre scorso 1,3126. Dai top intraday è avvenuta una brusca inversione del trend fino a 1,3080. Sul Forex l’euro perde quota contro tutte le principali valute.

Cambio euro/dollaro a 1,32 entro fine anno?

Sul Forex gli investitori sono attualmente lunghi di euro e corti di dollari americani. Ieri questa dicotomia si è accentuata dopo la notizia del lancio del piano di riacquisto del debito da parte della Grecia ma soprattutto a causa del brutto dato dell’Ism manifatturiero americano, che a novembre è sceso sotto la soglia dei 50 punti, considerata uno spartiacque tra crescita e rallentamento economico. Infatti, il dato è sceso sui minimi di luglio 2009 dopo ben due mesi consecutivi di crescita, anche se molti analisti ritengono che abbia impattato negativamente sul risultato il passaggio dell’uragano Sandy.

Cambio euro/dollaro verso 1,31 dopo annuncio buyback debito Grecia

Giornata positiva per i mercati finanziari, sostenuti dal buon dato sull’attività manifatturiera in Cina che a novembre è cresciuta per il secondo mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti, spartiacque tra crescita e rallentamento economico. Sul Forex il tasso di cambio euro/dollaro resta forte, grazie soprattutto all’annuncio del lancio dell’operazione di riacquisto del debito da parte della Grecia, che era una delle condizioni necessarie per accedere al terzo pacchetto di aiuti di Europa e Fmi. Il cambio euro/dollaro quota attualmente a 1,3032, non lontano dai top di giornata.

Grecia non eviterà default secondo Moody’s

A pochi giorni dalla conclusione della riunione straordinaria dell’Eurogruppo, che ha trovato l’accordo su nuove misure di salvataggio a favore della Grecia, l’agenzia di rating Moody’s dichiara che il debito di Atene resta insostenibile anche dopo la nuova intesa tra i leader europei. Nel breve periodo le casse di Atene troveranno certamente respiro, ma nel medio-lungo termine il debito pubblica non è sostenibile. Nonostante le dichiarazioni di Moody’s sulla difficile situazione greca, i mercati azionari europei continuano a salire con decisione mentre lo spread Btp-Bund è sceso a 310 punti base ai minimi da marzo scorso.

Argentina rating tagliato da Fitch a CC

Non sembra concludersi la nuova parabola discendente dell’Argentina, che sembra di nuovo a un passo dal dichiarare bancarotta. L’agenzia di rating Fitch ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito del paese sudamericano, abbassando il rating a CC da B con outlook negativo. Si tratta di un downgrade di ben 5 livelli (notch). Secondo Fitch, ci sono buone probabilità che l’Argentina dichiari nuovamente bancarotta entro il 15 dicembre 2012, ovvero quando scadrà il pagamento di 1,3 miliardi di dollari a favore dei fondi speculativi che non accettarono la ristrutturazione del debito nel 2001.

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Cambio euro/dollaro in calo dopo nuovi aiuti alla Grecia

Il tasso di cambio euro/dollaro ha iniziato la nuova seduta all’insegna dell’incertezza, dovuto all’esito della riunione straordinaria dell’Eurogruppo sulla Grecia che si è protratta per ben 13 ore a partire da ieri sera. Alla fine la Grecia è stata salvata con una nuova tranche di aiuti finanziari per complessivi 43,5 miliardi di euro. Inoltre, i leader europei hanno annunciato nuove misure per consentire al paese ellenico un cammino più semplice nell’ambito del programma di riduzione dei debiti.

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Cambio euro/dollaro sopra 1,29 dopo Ifo tedesco migliore delle attese

Il tasso di cambio euro/dollaro sta salendo con decisione dopo la pubblicazione del dato relativo all’indice Ifo tedesco a novembre. Il risultato è migliore di quello mostrato il mese precedente e anche nettamente superiore alle attese degli analisti. A ottobre l’indice Ifo business climate era stato pari a 100 punti, ma ora è salito a 101,4 punti oltre le stime di consensus (99,6 punti). Il buon dato macro tedesco ha messo il turbo all’euro sui mercati valutari, mentre le borse europee sono tutte in calo a causa dell’impasse sul nuovo bilancio Ue.

Andamento mercato immobiliare terzo trimestre 2012

Nel corso del terzo trimestre dell’anno il mercato immobiliare ha subito un’ulteriore flessione, in particolare secondo i dati diffusi dall’Agenzia del Territorio il volume delle compravendite nel periodo compreso tra luglio e settembre 2012 ha registrato una contrazione del 25,8%.

Se si considera solo il settore residenziale, il calo registrato nel periodo di riferimento è stato del 26,8%, mentre per quanto riguarda gli altri settori il segmento del commerciale ha perso il 29,7% delle transazioni, il settore del terziario il 27,6% e il settore produttivo il 25,9%.

Cambio euro/dollaro vicino a 1,29 su imminente accordo sulla Grecia

Prosegue la risalita del tasso di cambio euro/dollaro, che questa mattina ha toccato un top intraday a 1,2883 salendo così sui livelli più alti delle ultime due settimane. La risalita dei prezzi è iniziata dieci giorni fa, quando il cambio toccò un nuovo minimo a due mesi a 1,2661. Da allora il cambio ha recuperato molto bene, guadagnando l’1,7%. A favorire la risalita del cambio è l’accordo imminente sulla Grecia, che dopo le recenti riunioni straordinarie dell’Eurogruppo dovrebbe finalmente ricevere nuovi aiuti finanziari per evitare la bancarotta.

Pmi manifatturiero cinese supera 50 a novembre 2012

Erano ormai diverse settimane che arrivavano indicazioni positive dai principali indicatori macro cinesi. Oggi c’è stata la conferma che l’economia cinese sta tornando a crescere a ritmi elevati, dopo oltre un anno di rallentamento. Infatti, secondo quanto emerge dalla stima flash dell’indice Pmi manifatturiero elaborato da HSBC, a novembre c’è stato un balzo dell’indice a 50,4 punti dai 49,5 punti di ottobre (dato definitivo). Superata, dunque, la soglia dei 50 punti, spartiacque tra crescita e rallentamento.