Olanda potrebbe perdere il rating AAA

Ieri il primo ministro olandese Mark Rutte ha rimesso l’incarico nelle mani della regina Beatrice dopo il fallimento delle trattative per la riduzione del deficit pubblico con il leader del partito di estrema destra Geert Wilders. Le dimissioni di Rutte spingono l’Olanda verso le elezioni anticipate, aumentando così l’incertezza politica nei Paesi Bassi. Rutte guidava un governo di minoranza appoggiato in parlamento dal partito di estrema destra. Rutte ha lottato fino alla fine per far approvare il piano di austerity da 16 miliardi di euro entro il 2013.

Alla fine Rutte si è arreso e ora ha aperto la strada alle elezioni in autunno. Il rating dell’Olanda è così sempre più a rischio. Al momento Amsterdam gode del giudizio di massima affidabilità creditizia, ma l’incertezza politica e i timori che non si riesca a portare il deficit sotto il 3% del pil entro il 2013 potrebbero ben presto portare le agenzie di rating a tagliare il giudizio AAA. L’Olanda, dunque, ha sempre più un piede fuori dal club dei virtuosi d’Europa, dove al momento figura insieme a Germania, Lussemburgo e Finlandia.

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Qualche giorno fa Chris Pryce di Fitch ha dichiarato in un’intervista rilascia al Daily Telegraph che il debito olandese è “nel mirino di una valutazione negativa”. Il peggioramento dell’outlook a “negativo” sarebbe l’anticamera per un downgrade sul rating. L’Olanda è entrata in recessione nel secondo semestre dello scorso anno e deve fare i conti con debiti ipotecari oltre il 100% del pil. Intanto, lo spread tra il decennale olandese e quello tedesco continua ad allargarsi, mentre sale anche il costo dei CDS per assicurarsi contro un possibile default dello stato.

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