Da quando la Federal Reserve ha lanciato il terzo round di allentamento monetario (QE3), lo scorso 13 settembre, banche d’affari e broker hanno cominciato a raccomandare l’acquisto di oro in vista di una probabile svalutazione del dollaro americano e di un aumento dell’inflazione nel medio periodo. L’oro resta il bene rifugio per eccellenza sui mercati finanziari in un momento in cui c’è scarsa fiducia sulla moneta cartacea, considerando i continui interventi delle banche centrali volti a inondare i mercati con nuova liquidità.
L’oro rappresenta la moneta non stampabile e un riparo dall’erosione del potere d’acquisto dovuto all’aumento dell’inflazione. Dallo scorso 21 agosto è partito un rally spettacolare che ha visto la quotazione dell’oro passare da poco più di 1600 dollari a circa 1790 dollari l’oncia. Molte banche d’affari consigliano di acquistare oro, in vista di nuovi importanti apprezzamenti nei prossimi mesi.
Morgan Stanley ritiene che l’oro resta “la miglior commodity da possedere in questo momento”. La banca americana ha alzato le stime sulla quotazione del metallo giallo. Nel 2013 il prezzo medio dell’oro dovrebbe essere 1.816 dollari l’oncia, per cui si presuppone anche incrementi di prezzo ben superiori. Secondo alcuni analisti di Deutsche Bank, l’oro non può essere considerato sopravvalutato fin quando non supererà i 2.960 dollari l’oncia!
Negli ultimi giorni è avvenuta una leggera correzione dei prezzi dai top di periodo, che però non sta mettendo a rischio il trend rialzista di lungo periodo. L’oro quota oggi sopra 1.760 dollari e ha trovato un buon supporto in area 1.755 dollari. Nel giro di 15-30 giorni sembra probabile il raggiungimento di area 1.800 dollari l’oncia.