Nel corso dei mesi però l’opinione nei confronti di finanziamenti da parte di alcuni stati è stata via via declassata al punto che il presidente islandese Olafur Grimsson ha deciso di rifiutare il finanziamento di 5 miliardi di euro che gli avevano proposto Olanda e Gran Bretagna in cordata.
Secondo il presidente, infatti, l’idea di un finanziamento così corposo potrebbe portare a degli squilibri all’interno del paese al punto che la popolazione ha manifestato in più occasioni la volontà di recedere dalla richiesta di aiuti. Secondo gli ultimi dati 42 mila islandesi su un totale di 318 mila abitanti si è detta contraria agli aiuti esterni ed è probabile a questo punto che il premier indica un referendum popolare. In ogni caso l’Islanda, in crisi dopo il crack di Landsbanki avvenuto nel 2008, ha fatto sapere di voler ripianare al debito solamente con le proprie forze.