Uno dei player più importanti della logistica avanzata e sostenibile per la distribuzione alimentare esce dal Gruppo del quale era fondatore, cedendo la propria partecipazione a pochi mesi dall’insediamento del Consiglio di Amministrazione. Scopriamo cos’è successo, e quale il peso di questa separazione.
Un problema di coraggio?
Nel comunicato diffuso alla Stampa, si spiega che il Gruppo Di Cosimo aveva sottoposto al CdA del GILDA (Gruppo Italiano Logistica Distribuzione Alimentare) un Piano industriale che puntava a uno sviluppo di respiro anche nazionale e internazionale con un investimento di oltre 3 milioni di euro nella ZES Abruzzo. Cioè, in una zona virtuosa in termini di capacità di utilizzo delle risorse PNRR e che interessa quasi quaranta Comuni.
Non conosciamo le motivazioni della mancata approvazione del Piano da parte dell’Assemblea ma, se la decisione del Gruppo Di Cosimo di uscire dal GILDA è comprensibile, quella di non proseguire un percorso di eccellenza lo è un po’ meno. Secondo i dati finanziari depositati, il fatturato di GILDA è sceso dagli oltre 1.7 milioni di euro nel 2020 a 221mila euro nel 2021 e a poco più di 177mila nel 2022: il momento giusto per investire, anche considerato il contesto regionale. Che, per esempio, questo 7 settembre ha visto la presentazione del bando per l’istituzione di una Zona Franca Doganale come ulteriore opportunità di sviluppo locale, nazionale e verso l’estero.
In una GILDA che conta, tra altre, le partecipazioni di Banca Intesa e di RTI di Mediaset, l’Assemblea interamente abruzzese si era insediata a marzo sotto la guida di Florio Corneli – storico presidente di Federmanager Abruzzo e Molise. In quell’occasione, il neopresidente – ringraziato nel comunicato di saluto per la professionalità messa in campo – sottolineava l’importanza di poter movimentare le merci con la minore emissione possibile «grazie al know-how del Gruppo Di Cosimo». Cioè, la risposta abruzzese alla sfida del foodtech – comparto ad alto potenziale di crescita e che, proprio grazie alla logistica innovativa del Gruppo, avrebbe potuto vedere nel GILDA il primo logist supplier del Centro Italia e non solo.
Gruppo Di Cosimo: un’eccellenza del Made in Italy
Come dicevamo in apertura, parliamo di un Gruppo che – insieme alla società Foodquote, specializzata nella vendita online di prodotti alimentari – aveva costituito il GILDA. E che a gennaio 2021, per affrontare le conseguenze della crisi pandemica sulla popolazione, metteva in campo “la sfida abruzzese ad Amazon”: un proprio portale di vendita e consegna dei prodotti regionali in tutta Italia, possibile grazie a un sistema avanzato di stoccaggio e di trasporto a temperatura controllata – compresa quella a -30 gradi.
Il Gruppo, già membro della Fondazione Industria Responsabile ‘Hubruzzo’ e inserito nel programma internazionale ELITE della Borsa italiana, è riconosciuto per la sua capacità di ricerca e innovazione. Soprattutto, per la gestione diretta dell’intero processo grazie alle sue società – Ceteas per l’intralogistica, Abalog per i sistemi integrati hardware/software e l’automazione e CarellOne per la vendita e la manutenzione -, alcune delle quali aderenti al Polo Innovazione Automotive Abruzzo.
In quanto ai progetti innovativi già realizzati, parliamo di:
- Brevetto Leonardo – per il trasporto intelligente ed ecosostenibile;
- I-Mule – per la movimentazione sicura delle merci;
- Arald – per l’utilizzo della Realtà Aumentata (AR) come leva di maggiore sicurezza sul lavoro;
- Agorà – per la riduzione dei costi, il risparmio e l’efficienza;
- Healthy Cold Logistics – come soluzione innovativa per la catena del freddo.
Un know-how di alto livello, frutto di una visione e di oltre 40 di attività. Che – siamo sicuri – proseguirà la sua crescita, anche se “in solitaria” e fuori da una squadra che prometteva bene.