Gli analisti finanziari di Goldman Sachs prevedono che nell’ultimo trimestre del 2012 le materie prime faranno molto bene, ma la previsione è ancora più ottimistica se si allarga l’orizzonte temporale. Secondo Goldman Sachs l’indice benchmark creato dalla banca americana relativo alle commodity, ovvero l’indice S&P Gsci, salirà del 18% nei prossimi 12 mesi. Insomma, la banca americana si aspetta un rendimento praticamente doppio rispetto a quello evidenziato da settembre 2011 fino ad oggi.
Secondo Jeffrey Currie, strategist della banca americana, le commodity sono in grado di offrire agli investitori una valida protezione contro il potenziale incremento dell’inflazione, senza contare l’attrattiva sempre elevata intrinseca al comparto. Da qui a 12 mesi, la banca d’affari si aspetta un rialzo del 26,5% delle materie prime energetiche e del 10% circa dei metalli industriali legati al ciclo economico.
Goldman Sachs si aspetta un rallentamento nella corsa dei metalli preziosi, che secondo la banca americana si apprezzeranno solo del 6%. Previsioni poco rosee invece per il settore agricolo, che Goldman Sachs stima in contrazione del 5% da qui a un anno, mentre il comparto delle carni dovrebbe mostrare un rendimento negativo del 4,5%. Per i prossimi tre mesi la banca americana si aspetta un rialzo dell’8,6% per l’indice S&P Gsci.
Secondo Bank of America Merrill Lynch, tra fine 2012 e inizio 2013 avverrà una decisa ripresa dei metalli industriali grazie alle recenti manovre di stimolo monetario delle banche centrali. Inoltre, BofA Merrill Lynch stima che la quotazione dell’oro possa raggiungere 2.000 dollari l’oncia entro metà 2013, grazie alle nuove iniezioni di liquidità della Federal Reserve.